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“L'universo dei pensieri di Eraclito visto nella sua unità si presenta come un poema maestoso, come una tragedia del cosmo che, per la sua forza sublime, appare degna delle tragedie eschilee. Il pensiero di un'incessante contesa che dura dall'eternità e che forma il contenuto stesso della vita cosmica, in cui governa una legge sovrana e si conserva in armoniosa regolarità, è una creazione dell'arte greca alla quale Eraclito si è avvicinato assai più che non alla scienza naturale in senso stretto. Ci è rimasto un ultimo pensiero in cui vediamo Eraclito nell'atto di abbracciare con lo sguardo il mondo e gioire della leggerezza, dell'innocenza...
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Poche opere hanno avuto la fortuna della "Vita dei Cesari", tra le prime a essere riprodotta a stampa, diffusa e tradotta in tutte le lingue. Quest'opera contiene le vite degli imperatori delle dinastie Giulio-Claudia e Flavia, secondo uno schema in parte riconducibile a la biografia alessandrina (famiglia, nascita, adolescenza, inclinazioni, attività pubblica, vita privata, aspetto fisico, morte). In quest'ottica l'attenzione di Svetonio non è diretta tanto all'imperatore quanto all'uomo, di cui evidenzia debolezze e difetti, per attirare un pubblico avido di...
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Due secoli prima della nascita di Cristo, nel cuore del Mediterraneo infuria una guerra spietata. Roma e Cartagine si fronteggiano in una lotta senza quartiere, con la consapevolezza che per gli sconfitti non potrà esserci un destino diverso dal completo annientamento. Mentre gli eserciti si scontrano con ferocia, un delitto minaccia di sovvertire gli esili equilibri che regolano il conflitto. Viriato, eroe della Lusitania, è vittima di un complotto tramato da un pugno di traditori. Tito Vibio Scirpus, soldato cartaginese passato al nemico, rievoca i momenti che precedono la morte del guerriero spagnolo e consegna ai posteri la cronaca degli avvenimenti. Ecco, allora, che sulla linea dell'orizzonte si distinguono...
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Gerusalemme, 70 d.C. Un giovane membro della famiglia di Gesù mette in salvo dalle devastazioni dei romani di Tito le memorie scritte da Giacomo, fratello di Cristo. Oltre mille anni dopo, il manoscritto ricompare a Magonza nelle mani della comunità ebraica, che intende usarlo come prova dell'assoluta innocenza dei giudei nella morte di Gesù. E ora, nel 1099, mentre la città è assediata dai crociati, il prezioso documento è di nuovo a Gerusalemme, dove lo cercano i capi cristiani per impedire che il suo messaggio provochi una scissione all'interno della Chiesa. Otto destini sono intrecciati con le sorti del memoriale di Giacomo: quelli di due sorelle ebree sopravvissute al pogrom...
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