Gli ultimi giorni di Cartagine Stampa E-mail

Juan Carlos Martìn Leroy

Gli ultimi giorni di Cartagine

Newton Compton Editori, pagg.426, Euro 9,90

 

cartagine.jpg  IL LIBRO – Due secoli prima della nascita di Cristo, nel cuore del Mediterraneo infuria una guerra spietata. Roma e Cartagine si fronteggiano in una lotta senza quartiere, con la consapevolezza che per gli sconfitti non potrà esserci un destino diverso dal completo annientamento. Mentre gli eserciti si scontrano con ferocia, un delitto minaccia di sovvertire gli esili equilibri che regolano il conflitto. Viriato, eroe della Lusitania, è vittima di un complotto tramato da un pugno di traditori. Tito Vibio Scirpus, soldato cartaginese passato al nemico, rievoca i momenti che precedono la morte del guerriero spagnolo e consegna ai posteri la cronaca degli avvenimenti. Ecco, allora, che sulla linea dell'orizzonte si distinguono gli stendardi delle navi puniche, guidate da Annibale, e della flotta romana, al seguito di Scipione l'Africano. I destini della battaglia sono ancora incerti mentre, nella testimonianza di Scirpus, le congiure e i tradimenti che hanno costellato gli eventi bellici si trasformano in un racconto sincero e appassionato. Un diario di campo generoso nel descrivere battaglie, amori e rancori di un’epoca che avrebbe plasmato nel sangue il destino dell’impero romano

 

  DAL TESTO – “La marcia fino a Reggio, dove ci saremmo imbarcati alla volta di Messina per riunirci in Sicilia al resto dell’esercito, della marcia militare aveva solamente il nome; niente a che vedere con un magnis itineribus, neanche alla lontana. Oggigiorno tutto questo è molto cambiato, a partire dalle riforme di Mario. Be’, in parte le cose avevano già iniziato a cambiare durante le guerre ispaniche, strettamente legate al destino di Roma e particolarmente dure, funeste e insopportabili. Ad esempio, l’abitudine di portare con sé schiavi ed equipaggiamento in una carovana interminabile, ai cui carri generalmente si aggregavano le prostitute della truppa, tutte estremamente diligenti nel vigilare sugli strumenti e sul bottino del proprio soldato. Solo gli ausiliari e le truppe leggere trasportavano in spalla il proprio bagaglio. In Hispania ci si rende conto di come questo stile di marcia fosse sommamente inadeguato, anche quando lo si adottava in un territorio che si presumeva amico. Pur avendo ricevuto un addestramento, di certo il ruolo di optio era per me una responsabilità eccessiva. Al giorno d’oggi un optio è un veterano coperto di cicatrici, per dirlo altrimenti, un cittadino disperato che rinnova la ferma di anno in anno trascorrendo la sua vita in guarnigioni di provincia, nell’illusione di raggiungere prima o poi, e se mai gli verrà concesso, il grado di centurione”.

 

  L’AUTORE – Juan Carlos Martìn Leroy è nato a Casablanca, in Marocco, nel 1964. Laureato in filologia, ha coltivato con passione gli studi di storia antica e militare. Gli ultimi giorni di Cartagine è il suo primo romanzo.

 

  INDICE DELL’OPERA - Nota dell’autore – Libro primo – Libro secondo – Libro terzo – Libro quarto – Libro quinto – Appendici – Glossario – Appendice storica