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“È indubbio che rispetto ai candidati ad entrare nell’Unione europea, la Turchia pone all’Europa un vero e proprio problema esistenziale. Considerato che la Turchia non è un paese europeo, o almeno è il primo stato candidato il cui europeismo è discusso, la candidatura turca obbliga per la prima volta l’Unione a porsi delle vere questioni geopolitiche riguardanti la sua identità, i suoi limiti geografici e di civiltà, il suo futuro, sviluppo e progetto. La Turchia infatti è un paese fondamentalmente diviso tra la parte occidentale, prospera e con una élite occidentalizzata che aderisce di buono grado e in buona parte all’ideologia laica ereditata dal kemalismo...
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Perché “rischio Cecenia”? Non si può parlare di Russia senza parlare di Cecenia: il cosiddetto “nodo” ceceno agita e sconvolge da tempo non solo il Cremlino di Putin ma tutta la società dell’ex Unione Sovietica. Una ferita aperta che coinvolge e sconvolge e in cui troviamo da un lato la lotta contro la Russia, dall’altro quella per il controllo delle risorse locali. Una regione, quella caucasica, magma di etnie e di civiltà, volutamente dimenticata da un occidente distratto e da una popolazione che fa pochi sforzi per normalizzare la situazione. Il ruolo e le responsabilità di Mosca, dell’Islam, dell’Occidente: sono solo alcuni dei temi trattati in questo libro che è più che...
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Questo importante saggio simbologico (tuttora inedito in tedesco, lingua materna dell'Autore) completa la serie degli scritti di Johann Jacob Bachofen sul simbolismo funerario presso gli antichi. Riproposto dalle Edizioni Sear nella collana “Mnemosyne” (diretta da Renato Del Ponte), esso apparve “in tre puntate (1867, 1868, 1869) negli “Annali dell’Instituto di Corrispondenza Archeologica” diretto a Roma dall’archeologo Wilhelm Henzen, con con cui da tempo era in rapporti epistolari e di collaborazione lo studioso svizzero, dal momento che già negli stessi “Annali” (1858 e 1861) vi era comparso il saggio Sul significato de’ dadi e delle mani nei sepolcri degli antichi“.
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Una gioventù bruciata negli scontri di piazza, nelle rapine, negli omicidi. La storia di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, dalla militanza nei NAR - la più agguerrita formazione del terrorismo nero - agli ergastoli, fino alle polemiche per la condanna quali responsabili della strage di Bologna del 2 agosto 1980, è un paradigma di una generazione che ha segnato la storia dell'Italia e uno spaccato sulla realtà della destra eversiva italiana. Tra inchiesta e indagine psicologica, giornalismo investigativo e ricostruzione di un'epoca, il libro scandisce la cronaca nei ritmi serrati della contemporaneità...
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