Eraclito |
Oswald Spengler Eraclito Mimesis, pagg.128, Euro 8,00
IL LIBRO - “L'universo dei pensieri di Eraclito visto nella sua unità si presenta come un poema maestoso, come una tragedia del cosmo che, per la sua forza sublime, appare degna delle tragedie eschilee. Il pensiero di un'incessante contesa che dura dall'eternità e che forma il contenuto stesso della vita cosmica, in cui governa una legge sovrana e si conserva in armoniosa regolarità, è una creazione dell'arte greca alla quale Eraclito si è avvicinato assai più che non alla scienza naturale in senso stretto. Ci è rimasto un ultimo pensiero in cui vediamo Eraclito nell'atto di abbracciare con lo sguardo il mondo e gioire della leggerezza, dell'innocenza, dell'assoluta mancanza di sofferenza nello spettacolo del suo divenire e operare: “La vita è un fanciullo che gioca, che sposta i pezzi sulla scacchiera: reggimento di un fanciullo”.
DAL TESTO – “Un effetto della continua trasformazione del mondo dei sensi – che, conseguentemente, deve essere esteso anche all’uomo proprio in quanto essere conoscente – è il dubbio nei confronti della conoscenza. Ed è una prova di grande potenza del pensiero il fatto che Eraclito sia riuscito a evitare quell’inconsapevole superbia derivante dalla conoscenza che in un’epoca in cui per la prima volta sorgeva il pensiero filosofico, in esso tale superbia tendeva a emergere. Dalle linee fondamentali di questo pensiero si sarebbe potuto sviluppare un agnosticismo assoluto – Protagora ha effettivamente compiuto questo passo – Eraclito era così traboccante di forze e dotato di una inclinazione positiva, da non poter certo invalidare la propria filosofia in seguito a una disposizione negativa; rispetto alle questioni principali, dunque, non avrebbe mai assunto un comportamento di sospetto o di rifiuto (come invece lascia intendere Lassalle citando quel passo tratto dal Faust). Per Eraclito la teoria della conoscenza non fa parte delle questioni più importanti. Essa rientra in questo ambito soltanto nella misura in cui riesce a illuminare più in profondità il grande pensiero principale per il quale vengono richiesti sia la comprensione del carattere irrequieto e sempre mutevole del mondo, sia il superamento di ciò che appare a prima vista”.
IL CURATORE – Maurizio Guerri è dottorando di filosofia presso l'Università di Bologna e collabora con le cattedre di estetica dell'Università degli studi di Milano. Ha pubblicato alcuni saggi su Nietzsche, Spengler, Klages e Junger. Per l'editrice Mimesis ha curato l'edizione italiana di Friedrich Nietzsche, la teleologia a partire da Kant e di M. Heidegger, W. Heisemberg, F.G., Junger, R. Guardini, E. Preetorius, M. Schroter, le arti nell'età della tecnica.
INDICE DELL’OPERA – Avvertenza – Eraclito, di Oswald Spengler – Spengler lettore di Eraclito. Dall’energetica alla morfologia della storia, di Maurizio Guerri |