|
Il piano ideato nel 1944 per assassinare Adolf Hitler era il tentativo disperato, a opera di un gruppo di ufficiali tedeschi, di redimere la Germania e porre fine alla seconda guerra mondiale. Fu un’impresa eroica, perché i protagonisti erano consapevoli che le loro possibilità di successo erano poche e che un eventuale fallimento li avrebbe condotti a morte certa. Volevano lasciare un messaggio preciso alle generazioni successive: c’erano stati tedeschi che comprendendo i mali del nazismo avevano deciso di combatterlo.
Un’appassionante ricostruzione degli avvenimenti di quei giorni cruciali presso la Tana del lupo, quartier generale del Führer, quando i...
|
Leggi tutto...
|
Gabriele D'Annunzio ha saputo certamente meglio di altri interpretare le passioni, le sofferenze e le speranze degli Italiani nella Venezia Giulia, dapprima facendosene portavoce e richiamando su di esse l'attenzione del Paese, successivamente combattendo per il ricongiungimento di queste terre alla Madrepatria. Dopo più di cent'anni dalla sua prima visita a Gorizia, a novant'anni dalla fine della Prima guerra mondiale e dall'impresa di Fiume, questo testo ripercorre la vita di D'Annunzio per cercare di comprendere il ruolo che l'uomo, il poeta e il soldato ebbero per Gorizia e la Venezia Giulia, tenendo sempre conto del più ampio contesto nazionale in cui si...
|
Leggi tutto...
|
Con la resa onorevole agli americani dell’88ª Divisione al campo sportivo del Lanificio Rossi di Schio cessava di esistere il Battaglione Fulmine della Decima Mas. Era il 30 aprile 1945: si chiudeva una storia che il thienese Riccardo Maculan e il ferrarese Maurizio Gamberini ripercorrono nel recente volume storico-fotografico sul reparto pubblicato dalle Edizioni Menin. Il Battaglione Fulmine, costituito a La Spezia nella primavera del 1944, operò in provincia di Torino e Cuneo, nel Trevigiano, in Carnia, nel Goriziano e, sul finire del conflitto, anche nel Vicentino, periodo cui il volume dedica parecchie pagine. Si scontrò spesso con i partigiani: l’episodio bellico più...
|
Leggi tutto...
|
Publio Nigidio Figulo, fondatore del neopitagorismo romano, fu uno degli uomini di cultura più importanti della sua epoca, la cui personalità può agevolmente essere comparata a quella di un Varrone, dell'amico Cicerone o dello stesso Cesare.
Il sistema dottrinale pitagorico con la sua rappresentazione della rota mundi, con l'indicazione del significato della fascia zodiacale e con la sua complessa interpretazione astrale dei miti e delle leggende ha senz'altro costituito il secondo elemento portante della sua speculazione. Accanto a questi elementi dottrinali emerge anche una tradizione rituale riconducibile all'arcaico mondo...
|
Leggi tutto...
|
|
|
<< Inizio < Prec. 1601 1602 1603 1604 1605 1606 1607 1608 1609 1610 Succ. > Fine >>
|
Pagina 1602 di 1819 |