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Quest'opera, pubblicata per la prima volta in Polonia nel 1922, ebbe una traduzione inglese nel 1923, una francese nel 1924 ed una italiana nel 1925, suscitando molte reazioni, positive e negative, a causa del suo contenuto. L'importanza dell'opera, infatti, è tutta nella grande messe di notizie inedite che essa espone, con un'ottica storicamente oggettiva, in quanto il suo autore, il polacco Ferdinand Antoni Ossendowski (1871-1945) è un chimico-fisico, cioè uno scienziato abituato a guardare alla sostanza degli avvenimenti. Bestie, Uomini, Dèi è un'opera dai molteplici aspetti: è un affascinante libro di viaggi; è una testimonianza agghiacciante della...
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«La parola di Dio non prende, per entrare nella Chiesa e dentro la Chiesa, la forma di opinioni, di discussioni, tanto meno di pure affermazioni dottrinali; essa resta azione di Dio e ha parte ad essa» (A. von Speyr). Al di sopra delle polemiche tra rivoluzionari e conservatori, l’Autore si presenta come contemplatore, come uomo commosso dalla bellezza dell’unico Protagonista della liturgia, Gesù Cristo. Guidandoci per un percorso di testi diversi tra loro, ci educa a guardare alla Chiesa, alla sua Tradizione e alla sua natura, non come spazio per la nostra affermazione, ma come luogo per accogliere il dono di Cristo.
È a partire dall’immagine della Sposa – anche...
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Il volume raccoglie una serie di saggi sul tema delle guerre “umanitarie” e delle guerre preventive, scatenate nell’ultimo ventennio dalle potenze occidentali, in palese violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale generale. L’accento è posto sul processo di “normalizzazione” della guerra di aggressione, sulle strategie militari della “lotta al terrorismo” e sui nuovi apparati di comunicazione di massa usati per giustificare moralmente e giuridicamente le stragi di persone innocenti. Sullo sfondo Danilo Zolo propone una nozione profondamente diversa di “terrorismo” rispetto alle formule opportunistiche varate dagli Stati Uniti e servilmente...
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Quando, al termine della Seconda guerra mondiale, la portata della tragedia si rivelò al mondo, fu inevitabile chiedersi com'era stato possibile. Così, mentre gli storici cominciavano il loro paziente lavoro di "ricostruzione" dei fatti, fu inevitabile che altri - "criptostorici", appassionati dell'occulto e semplici persone comuni - si chiedessero se il Nazionalsocialismo non dovesse essere ascritto, più che alla storia, alla metafisica del Male. In altre parole, Hitler era il diavolo, o un'incarnazione del diavolo, e i suoi collaboratori - gerarchi, uomini delle...
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