Pantomima per un’altra volta |
Louis-Ferdinand Céline Pantomima per un’altra volta Einaudi, pagg.217, Euro 10,00
IL LIBRO – L'uomo che nel 1952 torna a Parigi è un personaggio imbarazzante, l'autore dei famigerati libri antisemiti, ma deciso a riprendere il suo posto nelle patrie lettere. E lo fa attaccando tutto e tutti, sfrenando il suo portentoso talento affabulatorio. Il racconto deflagra rapidamente, ripercorre i momenti salienti di un'intera vita: l'infanzia al Passage Choiseul con la madre merlettaia, le sfilate con i corazzieri, le ferite di guerra, l'Africa, il vecchio mestiere di medico dei poveri, la prigionia in Danimarca, le persecuzioni vere e presunte. Un inferno ribollente di voci, urli, rumori primordiali da cui si salva, unico campione di una umanità non degradata, la moglie Arlette-Lilí. DAL TESTO – “Ecco Clémence Arlon. Abbiamo la stessa età, pressappoco… Che stranezza di visita! In questo momento… No, non è strano… Lei è venuta nonostante gli allarmi, le interruzioni di metrò, le strade sbarrate… e da così lontano!... da Vanves… Clémence viene quasi mai a trovarmi… suo marito neppure, Marcel… è mica venuta sola, suo figlio l’accompagna, Pierre… È seduta, lì davanti al mio tavolo, suo figlio resta in piedi, con le spalle al muro. Preferisce guardarmi di traverso. È una visita imbarazzata… Anche lei mi guarda di traverso, seduta di quarto… né l’uno né l’altro sono tranquilli, hanno dei pensieri… hanno tutti dei pensieri la gente, gli incontri, le conoscenze, sti tempi qui… Fa già tre o quattro mesi che hanno dei pensieri, che sono più guardato da nessuno veramente in faccia… l’effetto degli avvenimenti, ecco. Gli esseri si comportano quasi tutti in un dato momento nella stessa maniera… gli stessi tic… Come gli anatroccoli attorno alla propria madre, al Daumesnil, al Bois de Boulogne, tutti allo stesso tempo, la testa a destra!... la testa a sinistra! che siano dieci! dodici… quindici!... uguali! tutti la testa a destra! al secondo! Clémence Arlon mi guarda di sghembo… è l’epoca… Avesse dieci… dodici… quindici figli… che sbiecherebbero nella stessa maniera! Io sono va da sé il noto venduto traditore fellone che sono per assassinare, domani… dopodomani… fra otto giorni… Questo li affascina di sbieco, il traditore… Somiglia a sua madre sto Pierre, nel fisico e pure nel morale, è certo…” L’AUTORE – Louis-Ferdinand Céline nasce a Courbevoie, un sobborgo di Parigi, nel 1894. Trascorre l'infanzia nel Passage Choiseul di Parigi, dove la famiglia vive e la madre ha un negozio di porcellane e merletti. Dopo la prima guerra mondiale, dove viene ferito e decorato, si laurea in medicina. Fa il medico dei poveri a Montmartre e inizia a scrivere. I suoi primi due romanzi, Viaggio al termine della notte (1932) e Morte a credito (1936) ricevono entusiastici apprezzamenti. Successivamente pubblica tre pamphlet antisemiti che fanno scandalo e lo emarginano dagli ambienti letterari. Su posizioni filo-naziste, dopo la guerra viene incarcerato per collaborazionismo. Amnistiato nel 1951, riprende l'attività di medico e di scrittore vivendo come auto-recluso in una casa a Meudon, alla periferia di Parigi, insieme alla moglie Lucette, a vari cani, gatti e a un pappagallo. A Meudon muore nel 1961, dimenticato dai più. Nel catalogo Einaudi sono presenti i suoi libri di quest'ultimo periodo: Casse-pipe, Guignol's Band I e II, Da un castello all'altro, Nord, Rigodon, Colloqui con il professor Y e Pantomima per un'altra volta. INDICE DELL’OPERA - Il delirio incatenato, di Giuseppe Guglielmi - Cronologia della vita e delle opere di L.-F. Céline
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