Lettere a Elizabeth |
Louis-Ferdinand Céline Lettere a Elizabeth Archinto, pagg.96, Euro 12,00
IL LIBRO – Elizabeth Craig, un’aspirante ballerina americana, giunta in Europa per completare gli studi, fu la compagna e l’ispiratrice di Céline all’epoca del suo esordio letterario. Esaltandone l’intelligenza e la finezza, lo scrittore, diversi anni dopo, affermava che non sarebbe mai stato niente senza di lei. Tornata in America nel 1933, la Craig si sposò e distrusse tutte le lettere inviatele da Céline, tutte tranne le cinque che presentiamo qui: «L’unico documento di prima mano, inconfutabile su Louis Destouches prima del Viaggio, vale a dire prima di Céline». DAL TESTO – “Le lettere di Céline ci offrono una possibilità di chiarire direttamente qualche aspetto della sua relazione con Elizabeth Craig. Dell'argomento, certo, hanno parlato estesamente e talvolta fantasiosamente parenti, amici e conoscenti, ma essi potevano soltanto esprimere le loro impressioni personali e le loro congetture sul legame di Céline con Elizabeth. La ben nota avversione dello scrittore per le confessioni private rende quanto meno opinabili i resoconti di semplici testimoni. Egli non era mai disposto a parlare di Elizabeth, e raramente, se non mai, capitava che si aprisse con gli amici su di lei. Céline si è concesso soltanto qualche breve, conciso accenno all'«atroce esperienza» della loro separazione a Los Angeles, e anni dopo la scomparsa di Elizabeth dalla sua vita ha manifestato la sua nostalgica ammirazione e la sua gratitudine per lei. Queste lettere ci permettono, per la prima e forse per l'ultima volta, di ascoltare Céline che parla a Elizabeth di questioni intime e importanti per entrambi.” L’AUTORE – Louis-Ferdinand Céline (Louis-Ferdinand Destouches) nasce nel 1894 a Courbevoie (Seine). Il medico-scrittore conosce il successo Voyage au bout de la nuit (1932) e Mort à crédit (1936). Tra il 1937 e il 1941 pubblica Bagatelles pour un massacre, L’Ecole des cadavres e Les Beaux Draps, pamphlet violentemente antisemiti. Nel 1944 è costretto a fuggire dalla Francia per l’sotilità alle sue posizioni politiche. Raggiunge la colonia francese in esilio a Sigmaringen e da qui, dopo un viaggio avventuroso attraverso la Germania devastata, giunge a Copenaghen, dove viene quasi immediatamente arrestato e incarcerato. Nel periodo di esilio danese, trascorso tra ospedale, carcere e arresti domiciliari, pubblica, per interessamento di Jean Paulhan, Casse-Pipe. Nel 1950 viene processato in Francia e condannato all’indegnità nazionale per i suoi scritti antisemiti; l’anno successivo, in seguito all’amnistia, rientra nel paese e si ritira, con la moglie Lucette Almanzor, a Meudon, nella periferia parigina, dove muore nel 1961. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Cinque lettere a Elizabeth - Tesoro mio - Mio piccolo tesoro – Tesoro - Tesoro mio II - Caro scoiattolino - L'inglese di Céline – Commenti - Una cartolina - Intervista a Elizabeth Craig - Céline e la ballerina, di Elio Nasuelli - Note
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