Da un castello all'altro |
Louis-Ferdinand Céline Da un castello all'altro Einaudi, pagg.XXVIII-364, Euro 11,80
IL LIBRO - Da un castello all'altro è la rielaborazione letteraria di un lungo e movimentato soggiorno che Céline, insieme alla moglie Lili e al gatto Bébert, fece in Germania fra il 1944 e il 1945 subito dopo lo sbarco degli americani in Normandia. Resoconto, romanzo autobiografico, cronaca della caduta del nazismo. Soprattutto delirio della memoria, odio furente che nulla salva, né vinti né vincitori. Il vecchio scrittore sembra afferrare la storia per decomporla, violarla, deformarla, travolgerla nel fuoco della sua mimica verbale. In questo scenario di tenebra appaiono Pétain e i suoi goffi ministri, militari tedeschi spauriti ma ancora arroganti, caricature di vescovi e ambasciatori, nobili personaggi mescolati alla folla di straccioni, affamati, assassini di professione, prostitute. Tutti marchiati da un comune destino di catastrofe. Una lacerante «cognizione del dolore» percorsa da momenti di grandiosa, terribile comicità, degno inizio di quella «trilogia tedesca» che Céline completerà negli ultimi anni della sua vita con Nord e Rigodon.
DAL TESTO - "Il risentimento ti punge, l'acredine, l'odio... che tutti sti porci ti schizzano!... che scialacquano a ogni Ristoro, ogni Motel, ogni giro di ruota, per noi ben di che vivere un mese!... e poi per non ammosciarsi! sradicare una siepe!... il loro trucco masochista non mi frega!... dico io! nè la pettorina di Loukoum! nè le sbirrerie del Tartre... nè l'occhio di pesce fritto di Achille... nè l'altro il qui nominato Vaillant! valente di che cosa! che voleva assassinarmi!... sì! che è salito su di sopra apposta! che lo dice dappertutto! che lo ha scritto!... eh merda! io sono qui! non è troppo tardi! che venga lo aspetto!... sono sempre qui, mi assento mai, resto apposta per i ritardatari... una primavera... due... tre... sarò più qui... sarà troppo tardi... sarò morto di naturale..."
L'AUTORE - Louis-Ferdinand Céline (1894-1961) ha fatto il medico condotto nei quartieri popolari di Parigi per gran parte della sua vita. I suoi primi due romanzi, Viaggio al termine della notte (1932) e Morte a credito (1936), ebbero grandi apprezzamenti. Successivamente scrisse due pamphlet antisemiti che fecero scandalo e lo allontanarono dagli ambienti ufficiali della letteratura francese. Su posizioni filo-nazionalsocialiste, durante la guerra frequentò gli ambienti culturali della Repubblica di Vichy. Dopo un lungo attraversamento della Germania, giunse in Danimarca dove aveva inviato tutti i suoi soldi. Ma invece dei soldi (spariti) trovò il carcere per collaborazionismo. Amnistiato nel 1951, tornò in Francia, riprese l'attività di medico e scrisse la cosiddetta «Trilogia del Nord»: Da un castello all'altro (1957), Nord (1960) e Rigodon (uscito postumo nel 1969). Di lui Einaudi ha pubblicato Colloqui con il professor Y, Casse-Pipe e due volumi nella «Biblioteca della Plèiade»: Trilogia del Nord e Guignol's band I-II.
INDICE DELL'OPERA - L'isola-Céline, di Gianni Celati - Da un castello all'altro |