|
11 GIUGNO 1940. Un solo giorno è passato dalla dichiarazione di guerra di Mussolini alla Francia e alla Gran Bretagna, e già cadono le prime bombe su Torino. In quasi cinque anni, da Nord a Sud l'intero Paese sarà attaccato dai bombardieri alleati. Il bilancio è drammatico: non meno di 70.000 vittime, probabilmente molte di più. Una grande catastrofe nazionale , che lascia ovunque profonde e durature ferite , sebbene non paragonabile per morti, distruzioni e sofferenze a quelle di Germania e Giappone, le altre due potenze sconfitte. Eppure la pioggia di bombe sull’Italia durante la Seconda guerra mondiale è andata incontro a una sorta di rimozione collettiva sia degli eventi stessi sia delle cause che l’hanno...
|
Leggi tutto...
|
Da Roma a Belfast, dalla rivolta del ’77 alla resistenza irlandese. E ancora, la desolazione ideale degli anni ’80 stretta alle speranze deluse degli anni ’90. Quattro storie, quattro personaggi si rincorrono e si incrociano: è il mare che tira le fila di questi destini, il mare che è una presenza dominante nel romanzo. Ma non è solo il mare a tessere le vicende dei protagonisti: c’è una forza altrettanto grande, ed è quella della rivolta interiore. La necessità di lottare per un ideale, per una società migliore, per la libertà di un popolo, con la volontà di...
|
Leggi tutto...
|
Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro hanno intervista in esclusiva Bernard Fellay, successore di Monsignor Lefebvre, fondatore della Fraternità San Pio X. Da questo documento eccezionale emerge un profilo particolare e inedito sui sacerdoti che, nel terzo millennio, celebrano la messa di San Pio V, portano la veste talare e parlano di tradizione. Chi sono questi sacerdoti e i fedeli che li seguono? Sono veramente persone fuori dal mondo e dal tempo, come vengono dipinti ogni volta che si parla di loro, o hanno qualche cosa di serio da dire sul presente e persino sul futuro? Sono degli scomunicati e degli scismatici da cui stare alla larga per la salvezza dell'anima, o sono parte della Chiesa? Insomma, chi sono questi "lefebvriani"?
|
Leggi tutto...
|
Vengono qui presentati, per la prima volta, gli articoli che Concetto Pettinato – uno dei più brillanti e significativi giornalisti italiani del Novecento – scrisse per “La Stampa” dal dicembre 1943 al marzo 1945, nella sua veste di direttore del quotidiano torinese. Giornalista di penna facile e versatile, inviato in molti paesi europei, si era distinto per un particolare interesse per le questioni di carattere europeo e internazionale, che emerge anche da queste pagine. Dotato di forte senso critico e di notevole indipendenza di giudizio, durante la Rsi, sostenne la necessità di un ruolo effettivo dello Stato repubblicano contro lo strapotere del Partito: dopo il famosissimo articolo, Se ci sei, batti un colpo…, nel giugno 1944, Pettinato dovette interrompere la...
|
Leggi tutto...
|
|
|
<< Inizio < Prec. 1741 1742 1743 1744 1745 1746 1747 1748 1749 1750 Succ. > Fine >>
|
Pagina 1750 di 1811 |