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Un punto di vista eterodosso, lucido e tagliente, sulla realtà di un Paese, il nostro, che immiserisce nei suoi vizi sempiterni. “Sconcerto italiano” ripercorre, con vena appassionata, la nostra storia recente e ne coglie il legame inscindibile con le tormentate vicende del Novecento. Lungo il filo delle pagine, in un tessuto fitto di rimandi culturali e di battute fulminanti, s’incontrano Montanelli e Sciascia, Craxi e Marinetti, Berlusconi e Mishima, no global e sciurette in bicicletta. Niente e nessuno è come sembra, la Patria non è morta l’8 settembre ma nel ’68, e gli orfani di un’ideologia oscurantista che...
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“L'enigma più grande, il più imperscrutabile dei fenomeni!", scriveva Gottfried Benn nel 1932 all'amico Friedrich Wilhelm Oelze, riferendosi al filosofo e allo scrittore più amato, Friedrich Nietzsche. Non che quest'ultimo sia oscuro e difficile a tal punto da rimanere intangibile nelle sue contraddizioni, anzi. Per tutta la vita Benn ha inteso dialogare con il pensiero di Nietzsche, e in questo si è mostrato in tutto e per tutto figlio del proprio secolo. Ma gli interrogativi intellettuali, dialettici e filosofici che Nietzsche poneva si decantano in Benn nell'esperienza del fare arte intesa quale Erlebnis radicale dell'artista...
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Roma, 10 luglio 1976. Otto e trenta del mattino. Nel quartiere africano di Roma, c’è una Fiat “124” parcheggiata contromano. Dall’auto scende un uomo che impugna un mitra, fa qualche passo e spara. L’obiettivo è un altro uomo che si accascia senza vita. La vittima è Vittorio Occorsio, un giudice. L’assassino si chiama Pierluigi Concutelli.
Gli anni di piombo visti da un protagonista, da un “cattivo”. Pierluigi Concutelli, pluriergastolano, ex terrorista nero ed ex comandante militare del Movimento Politico Ordine Nuovo, in questo libro si racconta senza sconti. Spiegando le ragioni di scelte così tragiche e il perché dell’utopia della...
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Scopo precipuo di quest'opera è dimostrare che gli antichi testi vedici sono chiaramente ed esattamente databili in base a citazioni astronomiche contenute nei Veda. «Nel mio Orione — afferma l'Autore in un suo scritto successivo — ho cercato di dimostrare che le convenzionali prove di datazione dei Poemi Vedici a non più di 2400 a.C. erano troppo vaghe ed incerte, mentre tutti i ragguagli astronomici contenuti nei testi vedici ci offrono datazioni degne di maggior fede. La composizione degli Inni Vedici, su tali basi astronomiche, si può far risalire a circa 4500 anni a. C. allorché l'equinozio di...
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