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Questa storia inizia più di sessant'anni fa: il 28 aprile 1945. Il dramma è ambientato a Rovetta, nel Bergamasco, in alta Val Seriana. L'atto tragico si compie quando 43 militi di Salò, appartenenti alla legione Tagliamento, per lo più giovanissimi, dopo essersi arresi ai patrioti del paese e aver ricevuto la promessa di aver salva la vita, vengono uccisi davanti al muro del cimitero a sventagliate di mitra dai partigiani delle grandi brigate di quel territorio. Per anni la responsabilità è stata addossata principalmente a un misterioso agente della missione alleata del Soe britannico attivo nel territorio, il Moicano, figura di cui fino a poco tempo fa si ignorava la vera identità, che aveva lasciato in...
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Sotto l'incalzare dei drammatici avvenimenti dell'oggi poeti, cantanti, sociologi, politici, storici, giornalisti, esuli, missionari, impiegati, avvocati e imprenditori dell'intrattenimento presentano la storta di Beirut, una città curiosamente contrapposta al Paese del quale è la capitale, il Libano. Tanto questo viene presentato come il prodotto di identità religiose e comunitarie configgenti, tanto Beirut è vista come l'identità condivisa da tutte queste comunità, il luogo dove dialogo e coesistenza sono una sfida e una realtà quotidiane. Il libro così ripercorre le tappe principali della crescita di Beirut nell'Ottocento, del suo affermarsi come città cosmopolita in epoca...
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Prima di essere convertiti al cristianesimo i popoli europei erano pagani. Erano cupi selvaggi assetati di sangue che appendevano vittime umane come offerte ai tronchi degli alberi dei loro boschi sacri? Erano invece felici ecologisti ante litteram, che riverivano fonti limpidissime e montagne inviolate? Ken Dowden analizza i diversi tipi di paganesimo europeo, con i loro riti e le loro culture: dall’adorazione delle pietre e degli alberi alle feste lunari, ai riti presso le sorgenti sacre. Lo fa con un approccio particolare: non ripete le consuete leggende sugli strani dèi, racconta invece il paganesimo reale attraverso quanto sappiamo delle pratiche di culto. Risale fino all’adorazione delle pietre e degli...
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Il 25 novembre 1970 lo scrittore Yukio Mishima, dopo un concitato proclama ripreso dalle tv di tutto il mondo, si asserragliò in un ufficio e commise seppuku, il suicidio rituale degli antichi samurai. Il suo atto fu definito in modi diversi: dramma meraviglioso e perverso, protesta politica, gesto estremo di un genio folle... Ma quale di queste affermazioni è la più vera? E che fine ha fatto la spada utilizzata da Mishima per uccidersi?
Più di trent’anni dopo, Christopher Ross parte alla ricerca di una risposta definitiva a queste domande. Si mette sulle tracce dei testimoni del suicidio, compiendo un viaggio attraverso il Giappone moderno...
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