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La spettacolare avventura garibaldina del 1860 chiudeva un periodo storico della Sicilia e ne apriva un altro, radicalmente diverso dal precedente. Gli eventi dell'Ottocento, visionari in retrospettiva, alcuni gloriosi, altri sanguinosi, quasi una rivoluzione permanente, con i suoi eroi e le sue defezioni, un popolo unificato in tutte le componenti da una inarrestabile avversione alla dominazione borbonica, ritenuta straniera da ogni ceto, nella mitica persuasione che l'affrancamento da essa sarebbe stato liberatorio da ogni degrado sociale ed economico, la cui origine e responsabilità era attribuita al dominio borbonico. Il ceto dirigente...
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Arrivarono in tre, la notte del 16 aprile 1973, con una tanica di benzina. Giovani militanti di Potere operaio, con un obiettivo: un appartamento delle case popolari di Primavalle. Il rogo si portò via due fratelli, arsi vivi, e l'ultimo brandello di innocenza di quella generazione. Virgilio, ventidue anni, e Stefano, dieci, morirono perché figli di una famiglia "fascista", da odiare, da colpire. Da uccidere. Giampaolo, l'autore di questo libro, aveva quattro anni e fu portato in salvo dalla madre. Trentacinque anni dopo, racconta il doppio dolore dei sopravvissuti: quello silenzioso e quotidiano dell'assenza, quello sordo e impotente della giustizia negata. Un'inchiesta giudiziaria infinita e le rivelazioni...
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Questo è il primo titolo di una collana di testi in prosa che si avvale di autori prestigiosi del ‘900 italiano e straniero. Curzio Malaparte è una delle scelte più rilevanti e dopo questo primo breve racconto seguiranno dello stesso autore altri importanti racconti. Febo, cane metafisico, è la bellissima storia del rapporto tra Curzio Malaparte e un cane, Febo appunto, trovato casualmente durante la permanenza dello scrittore nell’isola siciliana di Lipari, dove lo scrittore era al confino per la sua ostilità al Fascismo. Qui incontra il cane che diventa il suo miglior amico e confidente.
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Il volume è in primo luogo la ricostruzione del modo in cui Giovanni Gentile ha inteso il Fascismo, spiegandone le motivazioni che lo hanno condotto a sostenerlo sino alla caduta. Alla base emerge l’esigenza di una continuità ideale con il Risorgimento, che il Filosofo riprende nelle pagine sul primo conflitto mondiale, e il tentativo di far rientrare la politica nell’etica, imprimendo un carattere educativo ai molteplici compiti dello Stato. Sotto tale profilo, il Fascismo di Gentile vuole essere l’inveramento dell’economia nell’etica, con la necessaria attenzione al ruolo educativo di cui deve farsi carico lo Stato, in una visione della realtà che per tanti aspetti corrisponde a esigenze...
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