Cesare Lombroso e la scoperta dell’uomo delinquente Stampa E-mail

Pierluigi Baima Bollone

Cesare Lombroso e la scoperta dell’uomo delinquente

Priuli & Verlucca Editori, pagg.368, Euro 16,50

 

bollone_lombroso  IL LIBRO – Cesare Lombroso e la scoperta dell’uomo delinquente delinea, a un secolo dalla scomparsa dell’illustre personaggio avvenuta nel 1909, le tappe che lo portarono a formulare la teoria dell’atavismo. Secondo questa concezione, alterazioni dello sviluppo cerebrale provocano la nascita di soggetti in cui riemergono caratteri psicofisici ancestrali e soprattutto la spinta alla violenza del selvaggio che ne fa il delinquente. Il percorso di Lombroso parte dall’attività storico-letteraria giovanile che gli consente di impadronirsi della cultura classica.

  Studente in Medicina a Pavia, a Padova e infine a Vienna dove gli insegnamenti degli organicisti tedeschi contribuiranno a formare in lui un indirizzo positivista. Ufficiale medico, primario di Psichiatria a Pesaro, professore di Malattie mentali a Pavia e infine di Medicina legale a Torino. Qui diventerà anche titolare di Psichiatria e infine di Antropologia criminale, unica cattedra della materia in Italia.

  L’Uomo delinquente, pubblicato nel 1876, è l’opera più nota. Cesare Lombroso sostiene che il fattore inibente l’armonico sviluppo encefalico sia l’epilessia. Nelle successive edizioni ampliate dell’Uomo delinquente, Lombroso riconobbe che, oltre all’atavismo, altre cause potessero innescare la criminogenesi.

  Altre tematiche furono affrontate da Lombroso: l’Uomo bianco e l’Uomo di colore, le statistiche sanitarie e il Genio, il cretinismo, la pellagra, il sonno, l’influenza dei fattori meteorologici sulla criminalità, l’ipnotismo, lo spiritismo, il laboratorio di polizia scientifica e altri argomenti minori.

  DAL TESTO – "Le figlie ricordano commosse che il piccolo Cesare impara da David Levi a declamare Dante e, con un pizzico di malizia, aggiungono che lui affermava che anche lo capiva. L'immagine è suggestiva: «Dritto su un tavolo, recitava il Conte Ugolino con una pagnotta di pane che fungeva da teschio, e in cui digrignava i denti con grande effetto tragi-comico».

  "David Levi lascia un segno profondo nel giovane Cesare. Indubbiamente però sulla sua formazione incidono in maniera molto più determinante le sfortunate vicende economiche della famiglia paterna, che nel 1840 subisce un grave tracollo a seguito della morte di un Del Grego, ricco triestino che aveva sposato in seconde nozze la madre di Aronne. Aronne stesso, disinteressato agli affari in cui del resto è poco versato, contribuisce in maniera determinante al dissesto finanziario che costringe la famiglia a ridimensionare bruscamente il tenore di vita. Si devono trasferire in una dimora più modesta.

  ”L'unica preoccupazione di Aronne è l'osservanza religiosa. Si capisce perché impone ai famigliari il rigoroso rispetto delle regole liturgiche ebraiche".

  L’AUTORE – Pierluigi Baima Bollone, 72 anni, medico legale e pubblicista, è professore ordinario di Medicina legale nell’Università di Torino e insegna nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontostomatologia e Giurisprudenza. Ha anche insegnato Criminologia nell’Università del Piemonte orientale. Ha fondato e dirige il dipartimento «Diagnosi e prevenzione» dell’Ospedale Gradenigo di Torino. È presidente onorario del «Centro di Sindonologia di Torino», unico organo ufficiale riconosciuto. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche, di relazioni, lezioni magistrali a congressi nazionali e internazionali e di un fortunato Manuale di Medicina legale, adottato in numerose sedi universitarie, giunto in pochi anni alla quinta edizione. È ovunque noto, in Italia e all’estero, tra gli specialisti e gli appassionati per l’attività di saggista. Sono trenta le opere a larga diffusione e ampiamente tradotte sulla Sindone, Gesù, Mussolini, Lombroso e le Scienze del crimine. Con Priuli & Verlucca ha pubblicato: Il mistero della Sindone. Rivelazioni e scoperte nel Terzo Millennio; Il romanzo della criminologia; e altre ne ha in preparazione.

  INDICE DELL’OPERA - Premessa - Torino, Nietzsche e Tolstoj - A Verona, a Pavia, a Padova e a Vienna - Nella sanità militare, insegnante a Pavia, primario a Pesaro e professore a Torino - L’antropologia criminale e i fattori interni della criminalità - Darwin, Freud e i fattori esterni della criminalità - Fluidi e ipnosi - La scienza nel mondo degli spiriti - La fine di Lombroso e delle sue teorie – Conclusioni - Bibliografia generale - Indice dei nomi