Il padre. L'assente inaccettabile Stampa E-mail

Claudio Risé

Il padre. L'assente inaccettabile

San Paolo Edizioni, pagg.168, Euro 9,50

 

rise_padre.jpg  IL LIBRO - L’Occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali «una società senza padri». Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni “patriarcato”; altri, come l’autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall’assenza paterna. Per Claudio Risé, psicoanalista di formazione junghiana e docente di scienze politiche e sociali, il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l’integrazione del dolore e della perdita attraverso l’insegnamento esemplare del suo senso. La «società senza padri» appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l’individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione.

  Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l’assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l’espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli. A questo si aggiunge l’attuale legislazione abortista, che per la prima volta nella storia umana toglie la parola al padre in materia di procreazione. Di fronte agli enormi danni umani e psicologici di questa situazione, si va delineando una reazione, diffusa soprattutto fra i giovani, di cui Risé presenta, e interpreta, le prime forme. Si tratta di un sentire condiviso, che si traduce in usi e costumi nuovi, atti a dare spazio e considerazione a un padre consapevole e responsabile.

 

  DAL TESTO - "... senza relazione col padre diventa molto difficile, per ognuno di noi, accorgersi del mondo nuovo che impetuosamente spinge verso il futuro, da dentro di noi. Lo sguardo rimane, in fondo, rivolto al passato, all'Eden perduto, alla relazione aproblematica, per sempre appagante, che si sarebbe desiderata con la madre. Si continua a guardare indietro. Con la cancellazione del padre simbolico, e la perdita della «novità» di cui egli è creatore, ogni individuo perde la sua particolarissima specificità nella storia umana. Da una parte viene sottratto alla totalità dotata di senso, che potrebbe vivere nell'esperienza religiosa, dall'altra viene consegnato fatalmente alle variegate forme di disagio del presente che ogni apprezzato manuale di psicopatologia consente di identificare con sommaria facilità. Per poi essere finalmente «preso in carico» dalle mille terapie e tecniche di consolazione: le ortopedie dell'anima".

 

  L'AUTORE - Claudio Risé, psicoanalista, è tra l’altro membro dell’Istituto di Studi Superiori Gerolamo Cardano (Università dell’Insubria), del Consiglio Direttivo dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia e del Comitato scientifico di Fondazione Liberal. Sulla psicologia maschile sono stati recentemente ristampati, per Red Edizioni, i suoi: Parsifal (trad. spagnola: Perceval, Ibis, Barcelona) ed Essere Uomini (trad. brasiliana: Ser Homens, Lyra Ed., Curitiba, PR.).

 

  INDICE DELL'OPERA - Al lettore. Sulla nostalgia e la speranza - I. Il segno del padre - II. Il padre e Dio - III. L'Occidente si allontana dal padre - IV. La «fabbrica dei divorzi» e la sua lotta contro il padre - V. Patologia della società senza padre - VI. Rimozione e uso della morte nella società del "padre eliminabile" - Il mondo che cambia. Dal padre «eliminabile» al padre responsabile - Ringraziamenti