Carl Schmitt
La dittatura Dalle origini dell'idea moderna di sovranità alla lotta di classe proletaria
il Mulino, pagg.344, € 29,00
Quest'opera di Carl Schmitt, pubblicata nel 1921, ha offerto un importante contributo al pensiero politico del XX secolo, analizzando il nesso intricato fra politica e diritto, eccezione e norma. L'Autore approfondisce il concetto di dittatura come istituto giuridico che nasce da una decisione politica, sia essa finalizzata alla difesa extralegale di un ordinamento minacciato (dittatura commissaria), oppure alla creazione di un nuovo ordine sulle macerie di uno distrutto (dittatura sovrana).
Schmitt mostra l'evoluzione del suo pensiero nel corso degli anni, sottolineando l'attualità e la rilevanza delle sue teorie anche nel contesto contemporaneo. Il libro è strutturato in diversi capitoli che analizzano la prassi dei commissari governativi fino al Settecento, il passaggio alla dittatura sovrana nella dottrina settecentesca dello Stato, il concetto di dittatura sovrana e la prassi dei commissari del popolo durante la Rivoluzione francese.
Particolare attenzione è riservata all'articolo 48 della Costituzione di Weimar, che regolamenta lo stato d'emergenza e che Schmitt analizza approfonditamente come esempio di dittatura sovrana. L'Autore si sofferma anche sulla rivoluzione russa guidata da Lenin, considerandola come un esempio di dittatura sovrana in cui il potere costituente si manifesta nella costruzione di un nuovo ordine politico.
La presentazione di Carlo Galli contestualizza l'opera all'interno della produzione schmittiana, evidenziandone la coerenza e la persistente attualità nel panorama politico contemporaneo. In definitiva, "La dittatura" di Carl Schmitt è un libro fondamentale per chiunque sia interessato allo studio della politica e del diritto, offrendo spunti di riflessione e analisi che restano ancora oggi di grande interesse e attualità. |