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A più di quarant’anni dalla morte, Ernesto Che Guevara sembra essere stato dimenticato dalla sinistra. Un mito esaurito? Niente affatto. Dalla Francia all’Italia gruppi, associazioni, movimenti della destra radicale idolatrano il Che, il rivoluzionario che ha combattuto contro ogni forma di imperialismo a fianco degli umili e degli oppressi. Con una meticolosa e originale documentazione, Mario La Ferla tenta di superare luoghi comuni e pigre falsità. Perché la cronaca, e soprattutto la storia, siano meno incompiute e bugiarde...
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Questo saggio, che ripercorre il cammino politico-istituzionale, sociale e culturale compreso fra la caduta di Napoleone III e l’inizio della presidenza di Nicolas Sarkozy, si propone di dimostrare che tutti i regimi francesi dal 1870 a oggi sono «restaurazioni» e che il progresso in Francia è un moto continuo e inquieto verso modelli incompiuti di perfezione perduta: la società della monarchia prerivoluzionaria, la repubblica giacobina, la grandezza dell’impero, la monarchia liberale degli Orléans, il populismo autoritario del secondo Napoleone («il piccolo», secondo un brillante pamphlet di Victor Hugo), l’utopia libertaria della Comune.
Paese «immobile» perché teso a...
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Nonostante la tragica decisione di porre fine alla propria vita all’età di appena ventitre anni e a dispetto della sua inevitabilmente esigua produzione letteraria – una tesi di laurea mai discussa sui concetti di persuasione e rettorica in Platone e Aristotele, una sorta di operetta morale intitolata Il dialogo della salute, un gruppo sparso di poesie; opere per di più non destinate alla pubblicazione – Carlo Michelstaedter viene a ragione considerato autore di primo piano nella storia letteraria italiana del Novecento.
Nato a Gorizia, formatosi culturalmente a Firenze dove frequenta gli studi universitari, lettore appassionato dei presocratici, di Leopardi, Ibsen...
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Una lunga battaglia navale di quelle antiche, con sangue, scrosci d’acqua, clamori e grida ovunque. Una battaglia navale che, per di più, si svolge nella notte, "dove nessuno più conosce l’altro, ma tutti sono contro tutti". Non solo: una battaglia navale notturna su un mare che è in tempesta. È questa la metafora che san Basilio (330-379) usa per descrivere la situazione della Chiesa dopo il Concilio di Nicea del 325, e che Benedetto XVI ha evocato due volte a proposito degli anni successivi al Concilio Vaticano II. Che quella del cosiddetto postconcilio sia stata una lunga notte oggi non è più messo seriamente in dubbio da nessuno. Ma che c’entra esattamente...
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