Per una forza nuova Stampa E-mail

Gianfranco La Grassa – Gianni Petrosillo

Per una forza nuova
Presentazione di Giovanni Dursi


Edizioni Solfanelli, pagg.211, € 14,00

 

lagrassa forzanuova  La 'forza nuova' auspicata dagli Autori di questo saggio costituisce l'"unica reale speranza per il futuro" e "può essere progettata solo in base alla scommessa che non tutto è perduto in Europa o almeno in alcuni suoi paesi". Essa non potrebbe collocarsi "a sinistra", perché ciò sarebbe "un grave pericolo oltre che una mortale malattia", ma neppure "a destra". Dovrebbe dunque essere "rigorosamente contro "destra" e "sinistra", denunciare il loro gioco conflittuale, che conduce al potere i loro malsani gruppetti dirigenti".

  Per trovare un precedente storico gli Autori segnalano - "molto all'ingrosso sia chiaro, solo per fare un esempio" – i comunisti cinesi del "Fronte nazionale antigiapponese" al tempo della guerra mondiale.

  Sul piano della politica estera, tale forza dovrebbe seguire un orientamento decisamente anti-statunitense, ponendosi "quindi contro tutti gli alleati" degli Usa, "sia che ci si riferisca a raggruppamenti politici nei vari paesi, sia che si tratti di quelli fra questi che, pur perseguendo propri intendimenti specifici, agiscono fondamentalmente quale "longa manus" della superpotenza in questione".

  Tuttavia, aggiungono La Grassa e Petrosillo, la "nostra stella polare deve essere l'antiegemonismo, non l'antiamericanismo in sé e per sé".

  Inoltre, "agendo coraggiosamente sulla nostra politica internazionale" anche l'allarme sociale generato dall'immigrazione "potrà essere disinnescato o decomplessificato".

  Dal punto di vista della politica interna (ed economico-sociale), la 'forza nuova' dovrebbe "propendere per lo sviluppo, per il rafforzamento delle economie e delle strutture sociali delle società del nostro tipo".

  Secondo Giovanni Dursi, il volume di La Grassa e Petrosillo "rappresenta un potente antidoto contro tutte le varianti del populismo contemporaneo, essendo impegnati gli autori nell'attenta considerazione del mutato scenario del capitalismo globale e delle sostanziali modifiche intervenute nella composizione delle classi".