Contro. L'ideologia e la politica del capitalismo (sub)dominante Stampa E-mail

Gianfranco La Grassa

Contro. L'ideologia e la politica del capitalismo (sub)dominante

EditricErmes, pagg.220, Euro 16,00

 

lagrassa_contro.jpg  IL LIBRO - Althusser scrisse la sua autobiografia e le diede il bellissimo titolo: L'avenir dure longtemps. In questo disgraziato Paese che è l'Italia, invece, ciò che dura e non passa mai è il passato. In politica, siamo in balia di zombi, etichettati destra e sinistra, che non smettono ancora di imperversare, "mordendoci" e tentando di farci diventare come loro. Le classi dette "dirigenti" dei settori economico-finanziari sono formate, salvo qualche (più che lodevole) eccezione, da sopravvissuti di un’altra epoca industriale, che tuttavia non accettano di scomparire e succhiano tutta la linfa vitale del paese, essendo in buona parte legati al complesso finanziario-politico statunitense; una situazione che ha punti (pericolosi) di contatto con la ben nota e nefasta Repubblica di Weimar. Circa due anni fa, ho accettato la proposta, fattami da alcuni giovani coraggiosi, di collaborare ad un blog (e sito) che avevano messo in piedi: ripensaremarx. Da qui abbiamo iniziato una critica serrata dell’ideologia e della politica dei suddetti "passatisti". I saggi contenuti nel libro sono frutto di questa collaborazione e di questa critica; essi sono introdotti da una sintesi illuminante da parte del curatore del blog e sito. L’impostazione è teorica, sempre però con riferimento puntuale alla presente fase. La derivazione è senza dubbio marxista, ma con il tentativo di almeno iniziare la costruzione di un nuovo strumento di critica e lotta adatto ai tempi. Quindi largo è il ricorso ad interventi inseriti nell’attuale congiuntura, che servono anche a "provare" l’apparato teorico con la formulazione di alcune previsioni per il prossimo, e anche meno prossimo, futuro. (dalla quarta di copertina)

 

  DAL TESTO - "E’ del tutto ovvio che, in una situazione di così grave arretratezza – produttiva e culturale – neoliberismo e neokeynesimo sono ideologie che, come sopra rilevato, si sostengono insieme, nel loro apparente antagonismo polare; e vanno combattute entrambe poiché corrodono la nostra capacità competitiva e ci rendono succubi di queste oligarchie parassitarie intenzionate, come già sostenuto, a sopravvivere rendendoci servitori dei dominanti globali, con la speranza di poterlo fare “in eterno” nella situazione di “aurea mediocrità” di cui sopra. Tuttavia, lo ammetto, sono del tutto pessimista perché, in una congiuntura come l’attuale, occorrerebbe si formassero dei gruppi politici molto decisi, e non tanto “delicati”, che dovrebbero sapersi scontrare con le classi prevalenti oggi in campo economico-finanziario – con le loro rappresentanze politiche (e culturali) preferite e di semplice servizio ai loro parassitari interessi – ponendole in posizione subordinata e portando in primo piano gruppi economico-produttivi che sappiano potenziare, in accordo con altri partner internazionali, i settori di punta."

 

  L'AUTORE - Gianfranco La Grassa nasce a Conegliano (TV), Italia, nel 1935. Dopo gli studi superiori, lavora nell’industria per alcuni anni. Si laurea a Parma (Italia) in Economia con una tesi sulla modellistica di sviluppo e i problemi del dualismo economico. E’ prima assistente e poi docente di Economia nelle Università di Pisa e Venezia fino al 1996. Nei primi anni di Università ha seguito diversi corsi di specializzazione, fra cui quello alla SVIMEZ sui problemi dello sviluppo economico. Nel 1970-71 è a Parigi dove segue Bettelheim, i suoi corsi su Calcolo economico e forme di proprietà e, più in generale, la “scuola” althusseriana. Da allora, si è recato a Parigi quasi annualmente e ha approfondito i suoi temi di lavoro seguendo a lungo tale scuola.

  Dal 1953 al 1963 è stato assai vicino al Partito comunista italiano; se ne staccò per forti dissensi teorici e politici, in specie relativi al “socialismo reale”. Si è poi sempre mosso nella composita nebulosa politica che si situava alla “sinistra” del PCI. E’ rimasto su posizioni che possono definirsi di derivazione marxista (e leninista), anche se con una progressiva accentuazione del processo di decostruzione e parziale ricostruzione dell’apparato categoriale di tale impostazione teorica.

  Oltre ai numerosi libri, ha pubblicato innumerevoli articoli su varie riviste italiane e straniere. Ha avuto traduzioni in francese, spagnolo e portoghese. I suoi principali interessi e la sua linea di ricerca sono illustrati nella biografia teorico-politica.

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Gianni Petrosillo - Dall'epidermide alla struttura ossea - Razionalità Strategica e Razionalità Strumentale - Privato e Pubblico: Ideologia e Forma del conflitto tra dominanti (un piccolo saggio sulla struttura della formazione capitalistica) - Contro le quattro ideologie - Appendice a "Contro le quattro ideologie" - Contro il neoromanticismo economico (e sociale) - Punti da evidenziare - Spigolature - Sempre più "a sinistra"; un errore che si ripete sempre - Cambiare passo - Ai comunisti