Due passi in Marx. Per uscirne infine |
Gianfranco La Grassa Due passi in Marx. Per uscirne infine Il Poligrafo, pagg.148, Euro 20,00
IL LIBRO – Il percorso teorico di Gianfranco La Grassa ha sviluppato negli anni una progressiva decostruzione e una parziale ricostruzione dell’apparato categoriale marxiano. Due passi in Marx prende spunto proprio dall’esigenza di superare la coltre ideologica che impedisce di comprendere nella loro reale portata i mutamenti sociali di questi anni. Nel testo si analizzano due punti rilevanti della teoria marxiana. Il primo, trattato nel Primo passo, sarebbe quello affetto, secondo i critici, dal determinismo economico che traccia un troppo sommario schizzo dell’evoluzione della società umana. Nel Secondo passo si discute la concezione marxiana del denaro, criticata per una concezione sostanzialistica dello strumento monetario (il suo valore dipenderebbe dal “lavoro incorporato” nella quantità di metallo prezioso, di cui ogni moneta sarebbe rappresentativa). Discutendo queste tesi ottocentesche di Marx, se ne mostra il nocciolo razionale ancora oggi utilizzabile proprio ai fini di un superamento del marxismo, indicandone una possibile “porta di uscita” alla luce dell’esperienza storica del XX secolo. Si esce da quella porta per trovarsi di fronte un nuovo panorama scientifico, da indagare e approfondire in relazione alla nuova epoca che si sta aprendo. DAL TESTO – “L'importante è afferrare il fondo della questione, per cui i veri rapporti sociali che definiscono il carattere del capitalismo, nella trattazione di Marx, sono quelli inerenti alla funzione svolta dai capitalisti in quanto proprietari, in quanto cioè uno dei capi a cui si annodano quei rapporti di proprietà che sono solo l'espressione giuridica degli effettivi rapporti di produzione, per indagare i quali bisogna scendere a tutt'altro strato del campo di energie del conflitto. I rapporti nel processo di lavoro - di direzione ed esecuzione, con molti gradini gerarchici intermedi - non sono decisivi per capire la natura del conflitto tra gli antagonisti nel modo di produzione capitalistico (che è un modo sociale, un modo dell'essere sociale, non tecnico-lavorativo). Portare semplicemente il conflitto dentro lo spazio della produzione in senso stretto (processo di lavoro) significa, innanzitutto, mettere chi possiede il sapere, e la capacità di dirigere, contro chi non lo ha (o ne ha di più limitati, in un ventaglio di specialismi così complesso che impedisce qualsiasi unione di intenti); è perciò fare un favore ai veri dominanti.” L’AUTORE – Gianfranco La Grassa già docente di Economia politica nelle Università di Pisa e Venezia. Allievo di Antonio Pesenti e di Charles Bettelheim. Studioso di marxismo e di strutture della società capitalistica. Autore di innumerevoli articoli e decine di libri. Fra gli ultimi: Gli strateghi del capitale (2006) e Finanza e poteri (2008), entrambi con la Manifestolibri, e Tutto torna ma diverso (Mimesis, 2009). INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Primo passo. La prefazione del 1859: determinismo ed economicismo? – Secondo passo. Il denaro in Marx - Indice dei nomi
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