La ragione contro il potere |
Noam Chomsky - Jean Bricmont
IL LIBRO – In questo prezioso libro, Noam Chomsky espone con la massima chiarezza il suo punto di vista sul rapporto fra la politica e la ragione, intesa come ragione scientifica, ragione del senso comune, razionalità etica. La ragione è infatti lo strumento fondamentale di cui l'umanità dispone per debellare le menzogne e le oscurità del potere – che spesso si ammanta di un linguaggio tecnico e incomprensibile – e per realizzare il cambiamento politico, oltre che per far avanzare la conoscenza scientifica e filosofica. Molti punti fondamentali del pensiero chomskyano sono qui toccati: la possibile convivenza di razionalismo e ottimismo; la necessità dell'impegno volontario per migliorare le cose, nonostante ogni difficoltà (sempre ricordando i grandi risultati che nella Storia sono stati ottenuti), una scelta obbligata se non si vuole lasciar precipitare la situazione; la convinzione che l'esistenza di una«natura umana» innata, che comprende una «facoltà morale», non escluda e anzi implichi la lotta per cambiare il mondo. Ancora una volta, Chomsky è limpidissimo nell'illustrare le proprie posizioni: quelle di un intellettuale «rivoluzionario» che, come scrive l'intervistatore Jean Bricmont nella prefazione, «non ha dalla sua che l'arma della ragione; non possiede un esercito,uno Stato, la polizia o i tribunali. [...] Non che Chomsky creda ingenuamente nella forza della ragione; ma essa è tutto ciò che abbiamo». DAL TESTO – "Gli strateghi del governo statunitense sono consapevoli dell'avversione degli americani, cresciuta sempre di più dagli anni Sessanta, per la politica di aggressione del loro paese, e la temono. Non appena una nuova amministrazione s'insedia, commissiona alle agenzie d'intelligence un'analisi della situazione internazionale; questi studi, ovviamente, sono segreti, o vengono declassificati dopo qualche decennio. Tuttavia, quando nel 1989 Bush padre arrivò alla presidenza, trapelarono parti di documenti in cui si parlava di conflitti con «nemici molto più deboli» - ovvero i soli nemici che rischiavano di essere attaccati. Nelle loro note, i servizi informativi consigliavano di vincere «in modo rapido e decisivo», altrimenti il già esiguo sostegno popolare alla guerra sarebbe sfumato del tutto. La situazione è dunque cambiata rispetto agli anni Sessanta, quando la popolazione tollerava anni di guerra, distruzione e morte prima che montasse la protesta. Quando il mondo economico si è rivoltato contro la guerra, e le classi intellettuali e i media elitari hanno cominciato a fare lo stesso, è stato solo per un calcolo di costi e benefici, mentre per la cittadinanza si trattava di una questione morale. A differenza delle cerchie intellettuali (e della stampa elitaria), nel 1969 circa il 70% della popolazione giudicava la guerra «fondamentalmente sbagliata e immorale», non «un errore»." GLI AUTORI – Noam Chomsky (Filadelfia, 1928) è il maggior linguista vivente e uno dei punti di riferimento dell'attivismo politico internazionale. Ponte alle Grazie ha pubblicato "Ultima fermata Gaza" (con Ilan Pappé, 2010), "Sistemi di potere" (con David Barsamian, 2013), "I padroni dell'umanità" (2014), "Anarchia" (2015), "Terrorismo occidentale" (con André Vltchek, 2015), "Chi sono i padroni del mondo" (2016), "Tre lezioni sull'uomo" (2017), "Le dieci leggi del potere" (2017), "Ottimismo (malgrado tutto)" (2018), "Venti di protesta" (con David Barsamian, 2018), "La ragione contro il potere" (con Jacques Bricmont, 2019). INDICE DELL'OPERA – Prefazione - 1. La ragione contro il potere. La scommessa di Pascal - 2. Sulla natura umana, il cambiamento sociale e la scienza (La politica - La scienza e la filosofia) - Note |