Da «Oriente» a «Occidente». Islam, Europa, Stati Uniti Stampa E-mail

Franco Cardini

Da «Oriente» a «Occidente»
Islam, Europa, Stati Uniti


Algra Editore, pagg.88, € 8,00

 

cardini daoriente  IL LIBRO – Islam, Europa e Stati Uniti sono senza dubbio ancor oggi tre differenti soggetti centrali del "nostro" "nostro" XXI secolo, del "nostro" Terzo Millennio. Altri però ve ne sono: e la dimensione "Oriente-Occidente" appare - non meno dell'altra, "Nord-Sud" - inadeguata a comprenderli appieno e a conviverci. Pensiamo al cosiddetto BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), che magari potrebbe nei decenni prossimi diventare un BRICI, con l'aggiunta dell'Iran o un BRICIG, includendovi il Giappone; pensiamo alla rivoluzione in atto nel campo delle comunicazioni e al progetto della "Grande Connessione Eurasiatica", la "Nuova Via della Seta"; pensiamo all'incognita costituita dal futuro sviluppo d Israele, che sta al centro di un triangolo formidabile costituito dai suoi rapporti a doppio filo con gli USA, da quelli che si sarebbe tentati di definire di "identità imperfetta" con l'ebraismo e con la realtà obiettiva che ne fa un paese per tantissimi versi addirittura "iperoccidentale" (non dimentichiamo che siamo dinanzi a una grande potenza tecnologica e nucleare) ma nonostante ciò "vicino-orientale"; pensiamo ai problemi che - dopo il "risveglio dell'Asia" – saranno posti dal futuro risveglio, impensabile ma anche inevitabile (e magari obiettivamente auspicabile), del continente africano e di quello latino-americano.
  Oggi, uno dei problemi più urgenti da sbloccare è il nodo malvagio di disinteresse e di disinformazione che blocca la società civile occidentale e che, in Italia, ha raggiunto livelli davvero allarmanti. In questo senso e a questo livello, l'Autore auspica che il presente volumetto – in cui ha raccolto, su invito di Marco Iacona e dell'editore Alfio Grasso (Algra), alcuni scritti recenti - possa "servire a qualcosa".

  DAL TESTO – "Ho anche a lungo sognato che si potesse giungere a costruire una "nazione" europea come i cittadini degli Stati Uniti d'America si riconoscono in una "nazione americana" per quanto essa con comprenda tutti gli abitanti di quell'immenso continente. Ho da tempo messo da parte quel sogno: ma troppo a lungo ho continuato a credere e a sperare che almeno all'unità politica e istituzionale - e non sarebbe stato poco - si potesse e si volesse arrivare. Troppo tardi ho compreso che quello non era affatto l'obiettivo di quel complesso, macchinoso, costoso marchingegno direzionale economico-finanziario che oggi ha le sue due capitali a Bruxelles e a Strasburgo e alla cui bandiera azzurro-stellata (bella, in fondo: ma purtroppo "àlgida", in tutti i sensi possibili) ho guardato a lungo come a quella più intimamente "mia". Temo si debba ricominciare e temo lo si debba fare quasi da "zero", reinventando qualcosa che al tempo di De Gasperi, di Schuman e di Adenauer sembrava dietro l'angolo e oggi appare purtroppo lontanissimo."

  L'AUTORE – Franco Cardini, nasce a Firenze il 5 agosto 1940. Si laurea nel 1966 discutendo una tesi in Storia Medievale. Professore ordinario di Storia Medievale all'Università di Firenze dal 1989. Membro del consiglio d'amministrazione della Rai dal 1994 al 1996. Ha pubblicato più di cento volumi per svariate case editrici, tra cui Mondadori, il Mulino, Laterza e Rizzoli.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - Due repliche a Diorama letterario (1. Identità. Una "parola" forte, una "cosa" debole. Un'ostinata e disperata proposta europeistica – 2. L'Islam. Repetita iuvant (o discorso ai sordi che non voglion sentire?)) - Europa, sessant'anni dopo i "Trattati di Roma" - Denunziare senza equivoci e senza paura le radici del terrorismo