L’Italia e le monarchie petrolifere del Golfo |
a cura di Matteo Pizzigallo
IL LIBRO – Un tempo famosi prevalentemente nelle varie "Piazze Affari" per i loro discreti acquisti di consistenti quote di Debito pubblico dei Paesi occidentali, nonché di quote azionarie di primari istituti bancari, di società immobiliari e di importanti aziende dai marchi prestigiosi, i ricchi sovrani delle petromonarchie del Golfo, da qualche anno, sia pur con modalità e intensità differenti, hanno altresì iniziato a svolgere una più incisiva azione politica ad ampio raggio. Durante la primavera araba hanno abilmente utilizzato tutti gli spazi per allungare la loro protettiva influenza sull'Africa mediterranea, sostenendo direttamente o indirettamente partiti e movimenti di ispirazione islamica, nonché gli insurgent libici anti-Gheddafi e siriani anti-Assad. DAL TESTO – "Sulle principali questioni regionali, le scelte italiane apparivano in larga parte coincidenti con quelle della diplomazia dei paesi del Ccg. Su Iraq ed Iran, la posizione italiana ricalcava di fatto quella saudita. L'affidabilità del regime di Baghdad veniva infatti valutata in Italia con molta cautela, sia per le palesi mire egemoniche che lo contraddistinguevano, sia soprattutto per la dura repressione operata contro la popolazione curda. Anche sulla questione iraniana, l'Italia sembrava condividere le valutazioni delle monarchie petrolifere sulla necessità di assecondare la fase di ripiegamento della politica estera di Teheran. Nel caso Rushdie, infatti, il nostro governo mantenne una linea meno intransigente rispetto a quella dei partner comunitari, sostenendo, senza troppo entusiasmo, il richiamo degli ambasciatori da Teheran deciso dai Dodici nel febbraio del 1989, ma operando per tenere sempre aperto il canale politico ed economico con il regime degli ayatollah. Un atteggiamento di compromesso e mediazione che attirò all'Italia le critiche di "voler essere l'amica di tutti e la nemica di nessuno"." GLI AUTORI – Matteo Pizzigallo è Professore ordinario di Storia delle relazioni internazionali presso l'Università di Napoli "Federico II'', Facoltà di Scienze Politiche. Autore di diversi volumi sulla diplomazia mediterranea e sulla politica petrolifera italiana. Tra i suoi libri più recenti: "Diblumasiyat Alsadaq. Italia ua Almamlakah Alarabia Alsaudia", edizione in lingua araba (Riyadh, 2005), "La diplomazia italiana e i Paesi arabi dell'Oriente Mediterraneo" (Milano, 2008), "Storie rimosse" (Napoli, 2010) e " Il Ponte sul Mediterraneo" (Roma, 2011). INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Matteo Pizzigallo - Capitolo primo. Le relazioni fra Italia e Arabia Saudita, di Paolo Wulzer - Capitolo secondo. Le relazioni fra Italia e Kuwait, di Paolo Wulzer - Capitolo terzo. Le relazioni fra Italia e Bahrein, di Matteo Pizzigallo - Capitolo quarto. Le relazioni fra Italia e Qatar, di Alessandra Frusciante - Capitolo quinto. Le relazioni fra Italia e Ernirati Arabi Uniti, di Flavia De Lucia Lumeno - Capitolo sesto. Le relazioni fra Italia ed Oman, di Matteo Pizzigallo – Appendice, a cura di Alessandra Crimi - Gli Autori |