L'Italia di Salò. 1943-1945 Stampa E-mail

Mario Avagliano - Marco Palmieri

L'Italia di Salò
1943-1945


il Mulino, pagg.489, € 28,00

 

avagliano salò  IL LIBRO – Quando cadde il regime mussoliniano e l'Italia si divise in due, quanti aderirono alla neonata Repubblica sociale e presero le armi? E quali erano le loro motivazioni e i loro sentimenti? Resoconti di polizia, corrispondenze intercettate dalla censura, diari, memorie e documenti editi e inediti consentono di ricostruire la storia dei fascisti di Salò: i volontari, i coscritti, gli internati in Germania che «optarono» per la Rsi, i prigionieri degli Alleati che rifiutarono di collaborare, le seimila ausiliarie e i fascisti che operarono nelle zone già liberate. In tutto oltre mezzo milione di aderenti, volontari o forzati, che vissero i venti mesi della guerra civile «dalla parte sbagliata».

  DAL TESTO – "La Rsi, infatti, nacque nella temperie di una guerra totale che, in nome di contrapposte visioni ideologiche, vide scontrarsi eserciti regolari, formazioni altamente politicizzate, movimenti resistenziali, gruppi etnici, fedi religiose e non risparmiò la popolazione civile. La penisola italiana a partire dalla primavera del 1943, fu pressoché ovunque un campo di battaglia di tutte queste forme di lotta. La guerra nella penisola, come ha osservato Carlo Gentile ricostruendo i crimini di guerra tedeschi, assunse una triplice veste: lo scontro con gli Alleati al fronte, condotto prevalentemente senza trasgressioni al diritto di guerra, la repressione antipartigiana nelle retrovie, condotta con estrema ferocia e scarso rispetto del diritto di guerra, e la guerra contro la popolazione civile, condotta all'insegna della violenza e di pratiche criminali diffuse.
  "Gli italiani che dopo l'armistizio scelsero di combattere per Salò o con i tedeschi presero parte a tutte e tre queste guerre. Il fascismo ricostituito a Salò, infatti, in linea di continuità con il precedente regime che aveva contribuito a scatenarle, non poté che nascere con l'istanza di continuare a lottare ben incisa nella propria missione e con la propensione a radicalizzare lo scontro ben presente nei propri postulati. La sua vicenda militare, oltre ad essere letta nella prospettiva delle diverse guerre condotte dalle forze d'occupazione tedesche in Italia, alle quali molti italiani presero attivamente parte, può essere analizzata anche da una prospettiva tutta italiana, sia pure connessa al quadro generale, in controluce rispetto a quella che Claudio Pavone, con riferimento alla Resistenza, ha descritto come l'insieme di una guerra contro l'occupante nazista, una contro i fautori del fascismo restaurato a Salò, e una contro le classi sociali che avevano sempre sostenuto e tratto vantaggi dal regime di Mussolini."

  GLI AUTORI – Mario Avagliano, giornalista e storico, collabora alle pagine culturali del «Messaggero» e del «Mattino». Tra i suoi libri: «Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945» (Einaudi, 2006) e «Il partigiano Montezemolo» (Baldini & Castoldi, 2012); con il giornalista e storico Marco Palmieri: «Gli internati militari italiani» (2009), «Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia» (2010), «Voci dal lager» (2012), tutti pubblicati da Einaudi, oltre a «Di pura razza italiana. L'Italia "ariana" di fronte alle leggi razziali» (Baldini & Castoldi, 2013) e, per il Mulino, «Vincere e vinceremo! Gli italiani al fronte» (2014).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Il trauma: la caduta del regime e l'armistizio (1. La caduta di Mussolini - 2. La reazione degli uomini sotto le armi - 3. Il primo fascismo clandestino - 4. Il tradimento dell'armistizio - 5. Il passaggio ai tedeschi) - II. La scelta: il ritorno di Mussolini e la nascita della Rsi (1. La nascita della Rsi - 2. La difficile riorganizzazione delle forze armate - 3. Le motivazioni della scelta e la zona grigia - 4. La resa dei conti interna al fascismo) - III. L'adesione degli Internati militari italiani (1. L'arrivo nei lager tra dubbi e incertezze - 2. Il primo inverno di prigionia - 3. Le pressioni sugli ufficiali e gli ultimi optanti) - IV. I prigionieri degli Alleati non cooperatori (1. La scelta dei «non» - 2. I campi in Africa e Medio Oriente - 3. I campi in India e Australia - 4. I campi in Gran Bretagna - 5. I campi negli Stati Uniti) - V. I combattenti di Salò: i militari dell'Esercito repubblicano (1. La nascita delle quattro divisioni - 2. L'addestramento in Germania - 3. Il ritorno in patria e l'impiego al fronte delle nuove divisioni) - VI. I combattenti di Salò: camicie nere, SS italiane, ausiliarie (1. La Gnr - 2. La X Mas - 3. Le SS italiane - 4. Le donne) - VII. I combattenti di Salò: lo spirito dei volontari e gli ultimi scritti (1. Il tradimento e l'onore - 2. Il confronto generazionale e i gagà - 3. Gli ultimi scritti e i testamenti ideologici - 4. I tormenti e i cambi di fronte) - VIII. Il fascismo clandestino nell'Italia liberata (1. I movimenti clandestini in Sicilia - 2. Fascisti e militari in Sardegna - 3. Guerriglia fascista in Calabria - 4. I franchi tiratori e il gruppo Pignatelli a Napoli - 5. La caduta di Roma e la nuova strategia della Rsi - 6. La protesta contro i richiami alla leva) - IX. Guerra civile e guerra ai civili: la militarizzazione del fascismo (1. Le radici della strategia del terrore nell'autunno-inverno del 1943-1944 - 2. L'evoluzione della lotta antipartigiana nella primavera del 1944 - 3. La liberazione di Roma e la militarizzazione del fascismo) - X. Guerra civile e guerra ai civili: la marcia contro la Vandea (1. La riorganizzazione delle forze in funzione antipartigiana - 2. La nuova ondata di violenza diffusa nell'estate del 1944 - 3. L'ultimo inverno d'occupazione e violenza - 4. La persecuzione degli ebrei - 5. Il rapporto con i camerati tedeschi - 6. Razzismo e odio contro gli Alleati) - XI. La resa: alla fine della guerra e della Rsi (1. L'illusione del colpo di coda - 2. Il 25 aprile - 3. Le vendette dopo la Liberazione) - Abbreviazioni e sigle – Note - Indice dei nomi