Friedrich Nietzsche: Lettere da Torino Stampa E-mail

Friedrich Nietzsche

Lettere da Torino

Adelphi Edizioni, pagg.269, € 15,00

 

nietzsche letteredatorino  IL LIBRO – Il volume presenta per la prima volta in edizione italiana tutte le lettere scritte da Nietzsche a Torino fra il 27 settembre 1888 e il 6 gennaio 1889. La traduzione è stata condotta sulla base del testo stabilito da Giorgio Colli e Mazzino Montinari.
  Se tutta la vita di Nietzsche ha un aspetto voraginoso, questo vale in misura suprema per l'ultimo periodo della sua attività di scrittore. In una effervescenza creativa senza precedenti, ogni testo annuncia un passaggio irreversibile, come se ciò che egli è stato fino a quel momento si preparasse a manifestarsi in una forma nuova. E parte essenziale di questi testi, che devono essere considerati come un corpo unico, sono le ultime lettere, scritte a Torino in un crescendo di euforia prima di perdersi per sempre nel silenzio. Ogni pagina è retta dallo stesso gesto: l'irrompere di una selvaggia teatralità, il presentarsi sulla scena raccogliendo nella forma più intensa tutto il proprio essere. Fino al culmine dei numinosi «biglietti della follia», inviati ad amici e potenti della terra e firmati «Dioniso» o «il Crocifisso», dove sembra riecheggiare l'intera opera di Nietzsche – e palesarsi una pratica a cui tutto il suo precedente pensiero doveva fatalmente condurre.

  DAL TESTO – "Quello che è spiacevole e che mette a prova la mia modestia è che in fondo io sono tutti i nomi della storia; è così anche per i figli che ho messo al mondo, per cui mi sto chiedendo con una certa diffidenza se tutti quelli che vengono nel «regno di Dio» non provengano anche da Dio. Quest'autunno sono stato presente due volte al mio funerale, vestito il meno possibile, prima come conte Robilant (- no, è mio figlio, in quanto io sono Carlo Alberto, la mia natura sotto) ma Antonelli ero proprio io. Caro signor professore, dovrebbe vedere questo edificio; dato che sono del tutto inesperto riguardo alle cose che creo, è a Lei che spetta ogni critica, io Le sarò grato, senza poterLe promettere però di trarne profitto. Noi artisti siamo incorreggibili. - Oggi mi sono visto la mia operetta - genialmente moresca -, e in questa occasione ho anche constatato con piacere che attualmente tanto Mosca quanto Roma sono qualcosa di grandioso. Vede, neppure riguardo al paesaggio mi si contesta il mio talento."

  L'AUTORE – Friedrich Nietzsche nacque a Röcken nel 1844, figlio di un pastore protestante. Dopo aver frequentato il ginnasio di Pforta, studiò filologia classica a Bonn e a Lipsia, sotto la guida di Friedrich Ritschl. Nel 1869 divenne professore di filologia classica a Basilea, dove insegnò fino al 1879. Pubblicò nel 1872 il celebre "La nascita della tragedia dallo spirito della musica". Al 1889 risale il suo primo attacco di pazzia, che lo colpì a Torino: il male non lo lascerà più, fino alla morte, sopraggiunta a Weimar nel 1900. Tra le sue numerose opere ricordiamo: "Così parlò Zarathustra", "La gaia scienza" e "L'Anticristo".

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Giuliano Campioni – Lettere da Torino – Nota al testo – Note – Indice dei nomi