Una approssimazione al pensiero di Karl Marx Stampa E-mail

Costanzo Preve

Una approssimazione al pensiero di Karl Marx
Tra materialismo e idealismo


Casa Editrice Il Prato, pagg.120, € 10,00

 

preve marx prato  IL LIBRO – Un'approssimazione al pensiero di Karl Marx non pretende certo di esserne un'interpretazione complessiva, e tanto meno un'interpretazione definitiva. Un'approssimazione deve invece mirare non solo ad «avvicinare» il lettore all'oggetto da indagare, ma soprattutto causare un «effetto di straniamento», come direbbe Bertolt Brecht. E come Brecht mirava a «straniare» lo spettatore teatrale dall'ingannevole incantesimo della «normalità» della vita borghese, nello stesso modo questa approssimazione mira a «straniare» il lettore dalla falsa sicurezza inerziale delle consuete introduzioni al pensiero di Karl Marx. In questa approssimazione il pensiero di Marx è definito in termini di idealismo integrale, e non solo – come di consueto – di materialismo della prassi nutrito di evidenti «influenze» e tracce idealistiche. A questo idealismo integrale si unisce però un insieme di significati metaforici di «materialismo» che ne fanno parte integrante, fra i quali hanno un ruolo particolarmente importante – anche se non unico – quelli di «materia» come metafora di prassi rivoluzionaria, di decisività della struttura sociale di un modo di produzione, ed infine di deduzione sociale delle categorie teoriche, sia filosofiche che ideologiche. È questo il modello portante di questa insolita approssimazione. Vi sono però anche riflessioni sul rapporto tra il pensiero di Marx e l'economia, la sociologia e la politica, oltre che sul rapporto strettissimo fra la filosofia della storia di Marx e quella di Hegel, che ne rappresenta la matrice organica. In conclusione, non mancano alcune riflessioni sulla dinamica ed i destini storici del comunismo storico novecentesco (1917-1991), e sul significato filosofico e politico della discussione su Marx oggi.

  DAL TESTO – "[...] la filosofia della storia di Marx è assolutamente identica a quella di Hegel, a meno ovviamente che si voglia sottolineare il suo contributo originale, per cui il "comunismo" è pensato da Marx non solo come il punto terminale dello svolgimento della storia universale, raggiunto attraverso il "potere del negativo" della dolorosa scissione capitalistica, ma come il grado massimo di autocoscienza storica e filosofica dell'umanità. Hegel invece si interdice (a mio avviso molto saggiamente) di fare previsioni sul futuro, e si accontenta di definire come massimo punto temporale di un'autocoscienza storica possibile il suo modello sociale di Spirito Oggettivo ed il suo modello teorico di Spirito Assoluto. Se invece si istituisce un parallelo fra i tre punti "metafisici" della filosofia della storia di Marx ci si accorge agevolmente che essi sono assolutamente della stessa natura.
  "[...] in Marx c'è certamente anche del "materialismo", ma c'è soltanto come "metafora", o più esattamente come insieme di "metafore" (e più avanti ne esaminerò e discuterò sette, ma volendo sarebbero anche di più). L'idealismo ne è dunque il fondamento, mentre il materialismo ne è soltanto la metafora (o più esattamente, un insieme di metafore). Questa mia "approssimazione" è in contrasto con la stragrande maggioranza delle interpretazioni di Marx. Trattandosi di una questione delicatissima, il suo chiarimento deve necessariamente precedere tutti gli "incroci" con pensatori secondari che hanno prodotto una loro personale "lettura" di Marx, e questo indipendentemente dal fatto che questi pensatori siano stati "simpatizzanti" di Marx (Engels, Lukács, Korsch, Gramsci, Althusser, Sorel, Bloch, eccetera), oppure in vario modo "antipatizzanti" (Popper, Gentile, Del Noce, eccetera). Vorrei insistere particolarmente su questo punto, a costo di essere noioso e ripetitivo: il fatto di simpatizzare o di antipatizzare per Marx è certo storicamente e politicamente rilevante, ma sul piano filosofico-metafisico è poco più di un gossip scandalistico per gli inserti "culturali" dei giornali della domenica; la sola cosa che conta sul piano delle idee, il piano più "concreto" che esista, è l'approssimazione che noi proponiamo nell'avvicinamento ad un grande pensatore."

  L'AUTORE – Costanzo Preve (1943-2013) ha studiato scienze politiche, filosofia e neoellenistica a Torino, Parigi e Atene (1961-1967). Per trentacinque anni (1967-2002) ha insegnato filosofia e storia nei licei italiani. È stato autore di studi filosofici e politici noti in Italia e tradotti in altri Paesi europei.

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Diego Fusaro - Un'approssimazione al pensiero di Karl Marx - Nota bibliografica generale