Storia del Materialismo Stampa E-mail

Costanzo Preve

Storia del Materialismo

Editrice Petite Plaisance, pagg.160, € 15,00

 

preve materialismo  IL LIBRO – Questa "Storia del Materialismo" è il terzo e ultimo volume di una trilogia tematica unitaria, di cui sono stati già pubblicati due volumi dedicati rispettivamente a una "Storia della dialettica" e a una "Storia dell'etica". Il presupposto di questa trilogia sta in ciò, che è impossibile elaborare un metodo e un contenuto filosoficamente adeguati ai tempi storici inediti in cui stiamo vivendo senza effettuare preliminarmente un ripensamento e una ricostruzione radicalmente innovativi sul passato remoto e su quello prossimo della nostra tradizione occidentale. La consapevolezza di un tale programma non deve paralizzare e indurre a rinunciare per quieto vivere.
  Dopo un'introduzione dedicata ai vari significati storici e teorici del materialismo, l'esposizione è strutturata in tre ampi capitoli. Nel primo si analizza storicamente e teoricamente il significato di materialismo come ateismo, e cioè come critica alla religione. Nel secondo si indaga invece il significato vero e proprio del materialismo filosofico, che non è in alcun modo, come molti pensano, una semplice metafisica monistica dell'unicità della materia o una semplice sistematizzazione coerente dei risultati di volta in volta raggiunti dalle scienze naturali moderne postgalileiane, ma è invece la problematizzazione critica della deduzione storica delle categorie filosofiche e ideologiche a partire dal loro contesto storico, sociale e genetico. Nel terzo si ha un ennesimo ritorno sulla storia del marxismo da Marx ad oggi, alla luce appunto del metodo esposto nel secondo capitolo, e cioè della deduzione genetica delle stesse categorie "marxiste" dal contesto storico e sociale. In altre parole, un abbozzo di una "storia marxista del marxismo".
  Il giudizio critico sui risultati teorici raggiunti in questa trilogia spetta ovviamente ai lettori critici, e solo a loro.

  DAL TESTO – "Erano "materialisti" i materialisti dell'antichità? Ecco una domanda apparentemente provocatoria ed inutile, che è però un dubbio iperbolico che è bene porsi prima di proseguire l'analisi e la ricostruzione storica. In decenni di indefessi studi filosofici ho letto molte opere sui materialisti dell'antichità che davano per scontata la loro natura materialistica, da Benjamin Farrington a Paul Nizan. In effetti, leggendo Lucrezio si hanno pochi dubbi sulla sua negazione degli dei e sulla spiegazione rigorosamente naturalistica del mondo. E tuttavia è bene chiarire se e fino a che punto il termine "materialismo" e la correlata nozione di "materia" avessero lo stesso valore semantico e conoscitivo che hanno per noi.
  "La concezione lineare-progressistica del sapere scientifico dà per scontato che la risposta sia positiva. Democrito, Epicuro, Lucrezio, eccetera, per non parlare di Aristotele (la cui natura "materialistica" è affermata da molti studiosi, in polemica con coloro che lo vedono come un intelligente precursore della teologia di Tommaso - tanto per non fare nomi, Giovanni Reale). Tutti costoro avrebbero avuto in comune con Galilei, Newton, Lavoisier, Darwin ed Einstein la stessa nozione "filosofica" di Materia come presupposto autosufficiente di studio "esterno" alla coscienza umana, anche se ovviamente, sapendone molto di meno sul piano strettamente "scientifico", ne avrebbero avuto nozioni diverse (la materia come potenza e come estensione anziché la materia come energia e come campo, eccetera). Ed in effetti, se non ipotizziamo un presupposto filosofico-metafisico omogeneo, pur nella differenza evidente delle definizioni astronomiche, fisiche, biologiche, eccetera, non diventa possibile neppure una storia filosofica omogenea e continua del materialismo. Questa storia filosofica omogenea e continua, cara a Farrington, Nizan e Geymonat, oltre che a Rosenthal e Youdin, accetta ovviamente l'esistenza delle discontinuità rivoluzionarie dei paradigmi alla Kuhn, ma tiene duro sul presupposto della continuità di un unico principio filosofico di Materia. Semplicemente se Lucrezio avesse potuto frequentare una facoltà di fisica nel Novecento avrebbe modificato lui stesso le sue insufficienti concezioni scientifiche di Materia, ma non avrebbe modificato la continuità del suo principio filosofico."

  L'AUTORE – Costanzo Preve (1943-2013) ha studiato scienze politiche, filosofia e neoellenistica a Torino, Parigi e Atene (1961-1967). Per trentacinque anni (1967-2002) ha insegnato filosofia e storia nei licei italiani. È stato autore di studi filosofici e politici noti in Italia e tradotti in altri Paesi europei.

  INDICE DELL'OPERA – Prologo. Il completamento ed il perfezionamento del progetto teorico complessivo di una trilogia – Introduzione. Il materialismo come concezione globale del mondo. Significati storici e filosofici, metafore ideologiche e politiche, contraddizioni e chiarimenti - Capitolo primo. Materialismo e religione. Storia e filosofia dell'ateismo nella sua ostile complementarietà con la perennità dell'esperienza religiosa - Capitolo secondo. Materialismo e Filosofia. La riscrittura della storia della filosofia occidentale e la deduzione storico-materialistica delle categorie filosofiche e ideologiche nella loro distinzione qualitativa - Capitolo terzo. Il materialismo e la storia del marxismo da Marx a oggi. Un ritorno interminabile sullo spazio teorico della autoriflessione filosofica delle contraddizioni sociali fra scienza, utopia, dialettica e metafisica - Nota bibliografica generale