Kim Philby. Il terzo uomo |
Domenico Vecchioni Kim Philby Greco & Greco Editori, pagg.155, € 12,00
IL LIBRO – Nel mondo dei servizi segreti la realtà supera spesso l'immaginazione. Quale autore di romanzi di spionaggio avrebbe potuto, in effetti, concepire un destino così straordinario come quello di Kim Philby, una delle spie più efficaci di tutti i tempi? Puro prodotto dell'establishment britannico, classico gentleman, Philby renderà immani servigi all'Unione Sovietica e scuoterà alle fondamenta la credibilità del Secret Intelligence Service (SIS o MI6) e dello stesso governo inglese. Arso dal fuoco ideologico marxista-leninista, geniale doppiogiochista, Philby riesce a compiere con successo l'incredibile missione che gli è stata assegnata da Mosca: arrivare fin nel cuore dei servizi segreti britannici! La sua performance andrà peraltro oltre ogni aspettativa. Diventerà addirittura Capo del Dipartimento IX, istituito all'intermo dell'MI6 proprio in funzione anti-sovietica... Sarà a Washington l'ufficiale di collegamento dei servizi britannici con la CIAe l'FBI. I suoi connazionali non lo perdoneranno mai. Scrive il Times a mo' di epitaffio nel 1988: "...Kim aveva sangue nelle sue mani, il sangue degli agenti segreti britannici e dei resistenti anticomunisti...". Il libro di Domenico Vecchioni ci fa rivivere, con rigore storico e scrittura gradevole, la prodigiosa avventura di Kim Philby, il terzo uomo. DAL TESTO – “Kim Philby arriva negli Stati Uniti in pieno periodo della famigerata "caccia alle streghe" del senatore Joseph McCarthy, anticomunista "viscerale", cacciatore instancabile delle quinte colonne. Il clima politico è diventato ancora più teso, dopo che l'URSS ha fatto esplodere la sua prima bomba atomica (1949) e negli ambienti governativi si ritiene che ciò sia stato possibile grazie all'operato delle "spie atomiche" (Fuchs, i coniugi Rosenberg, May, Gold, Greenglass, Pontecorvo e altri) che hanno puntualmente informato i sovietici di quanto avveniva nell'ambito del segretissimo progetto Manhattan. Molti peraltro ritengono che senza di loro Mosca sarebbe comunque arrivata all'armamento atomico, ma gli sforzi e gli studi necessari per giungere alla meta avrebbero richiesto ancora moltissimo tempo. Invece dopo appena 4 anni dalle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki, nel 1945, gli Stati Uniti perdono il monopolio nucleare, che credevano di poter conservare a lungo, mantenendo una posizione di supremazia nel mondo. Monopolio spezzato, quindi, nascita del mondo bipolare, parità delle due superpotenze per colpa del lavoro svolto negli Usa dalle spie comuniste. L'anticomunismo di conseguenza impregna tutta la società civile americana.” L’AUTORE – Domenico Vecchioni, già diplomatico di carriera, ha ricoperto numerosi incarichi alla Farnesina e all'estero. È stato, tra l'altro, Console Generale a Madrid e a Nizza, nonché Ambasciatore d'Italia a Cuba. Saggista e divulgatore, ha al suo attivo diverse biografie storiche (Raoul Wallenberg, Evita Perén, Tiranni e Dittatori) e studi sulla storia mondiale dello Spionaggio (Storia degli 007 dall'antichità a oggi, Spie e Spy-stories della seconda guerra mondiale, Spie del fascismo). Per i tipi della Greco&Greco ha pubblicato nel 2011 Raul Castro e nel 2012 Richard Sorge. INDICE DELL’OPERA – Premessa - Capitolo I. Tale padre, tale figlio - Capitolo II. La formazione ideologica - Capitolo III. Il reclutamento - Capitolo IV. La doppia vita - Capitolo V. Philby, Burgess e Maclean e gli altri entrano in azione - Capitolo VI. Doppio gioco durante la guerra - Capitolo VII. Philby nella guerra fredda - Capitolo VIII. Collaborazione con la CIA - Capitolo IX. Il progetto Venona - Capitolo X. Il ciclone Burgess - Capitolo XI. Il terzo uomo a Beirut - Capitolo XII. Kim Philby in Unione Sovietica – Appendice - Bibliografia
|