Chi comanda in Italia |
Giulio Sapelli Chi comanda in Italia Guerini e Associati, pagg.151, € 12,50
IL LIBRO – Dopo il successo de L’Inverno di Monti, Giulio Sapelli torna con un nuovo libro dedicato all’analisi del potere in Italia. DAL TESTO – “Chi comanda in Italia? In Italia non comanda nessuno: e quindi si comanda solo con il denaro. Comandare significa esercitare il potere. Ossia costringere B a compiere quelle azioni volute da A anche se B non ne conviene, non è d'accordo. Implica la minaccia della forza, se non l'uso di essa. Naturalmente non esistono sistemi sociali, aggregazioni umane, in cui il potere si possa esercitare con continuità allo stato puro. Sempre interviene il principio e la praxi «di autorità», che, nel sentito comune, oggi si usa designare con «autorevolezza». Ossia il processo secondo cui B esercita i comportamenti, pone in atto le volizioni volute da A, non perché teme la forza, ma perché è convinto che A sia dotato di autorevolezza, sia portatore di un carisma, tradizionale o rinnovato che sia. Insomma, il potere sempre si mescola con l'autorità e non vive senza di essa.” L’AUTORE – Giulio Sapelli è professore ordinario di Storia economica all'Università degli Studi di Milano. Ha insegnato e svolto attività di ricerca in molte università e imprese italiane e straniere. È editorialista del Corriere della Sera. Tra le sue pubblicazioni recenti: Un racconto apocalittico. Dall'economia all'antropologia (Milano, 2011). INDICE DELL’OPERA – Prologo (Dominio e legittimazione - Crisi dell'egemonia e disgregazione politica - Un destino guicciardiniano - Un paese capovolto - Le radici vent'anni fa - Un sistema politico invertebrato) - Il Machiavelli sconfitto (Viaggi in Italia - L'Italia come artificio diplomatico - L'America come punto archetipale - L'auto da fè di Monti) - Il potere peristaltico: disgregazione europea e italica (Monti o non Monti - Un insieme gassoso di forze - La Germania senza strategia) - Élite... e i diritti invece dei doveri (Fichte e i poliziotti - Fichte e Leopardi - La Resistenza degli «antiitaliani» - E in ultimo la crisi fiscale dello stato - Il paese della «Grande madre») - Globalizzare per divenire socialisti subalterni: l'inversione della rappresentanza poliarchica (Fine di un ciclo politico, non solo economico - E il lavoro? - Un orizzonte cupo - «Classe generale» o associazione? - Concertazione neocorporativa e deregulation - La crisi del socialismo europeo – Il caso australiano - Hollande?) - Élite e destino italiano (Il modello di classe dirigente in Italia - Le élite e la crisi - La produzione delle classi dirigenti dall'estero... - Declino elitista e fine degli «antiitaliani» - Europa comunitaria: l'abbandono della prospettiva atlantica - Le classi dirigenti del capitalismo monopolistico di stato - Stato dei partiti e produzione delle élite - E l'impresa privata? - Ma l'Italia non è l'America...) - Chi comanda tra innovazione e tradizione (Il vuoto degli anni Novanta) - Come si è giunti a questa situazione? (La resistenza delle classi politiche europee - Il ruolo della magistratura - Da Giolitti al fascismo - La Resistenza e la rottura radicale nella formazione delle élite - Un nuovo trasformismo - Il neo-patrimonialismo innova la tradizione trasformistica - Anni Novanta e destrutturazione del sistema politico - Fino al partito-azienda...) - Il potere da ricostruire tra Behemoth e Leviathan (Le primarie del PD - Bonapartisrni da Marx a Monti - Perdita di sovranità del legislativo) - Trasformazione o declino del potere e dell'economia (Le privatizzazioni e il potere giudiziario - Silenzio, parla il mercato... - La crisi del governo Monti - La funzione della politica si contrae - Crisi del rapporto transatlantico - E l'Europa?)
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