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Giulio Sapelli

Diario sudamericano

Guerini e Associati, pagg.173, € 14,50

 

sapelli_diario_sudamericano  IL LIBRO – Dal Giardino Giapponese di Buenos Aires, attraverso i suoi ricordi di viaggio, Giulio Sapelli ci accompagna alla scoperta del Sud America, dei suoi cambiamenti economici, sociali, politici e culturali degli ultimi decenni. Da un Cile denso di cattivi presagi poco prima del golpe militare di Pinochet alla bellezza di Bahia, dalla salute dei lavoratori ecuadoriani alla sensualità della Ruta del Sol, passando per molti altri paesi e città andini, Sapelli racconta del Sud America e di sé, tra la grande storia e la scoperta di una sempre affascinante umanità, tra studi e impegni lavorativi intensi, polemiche intellettuali e politiche, piccole e grandi avventure.

  DAL TESTO – “[…] il peronismo e l'aprismo non sono riusciti, in quanto ideologie e in quanto movimenti di massa, a rendere coese le società in cui sono nati come correnti culturali e sociali, pur influenzandole ancor oggi dopo più di sessant'anni dalla loro formazione (per l'aprismo siamo dinanzi a un fenomeno ancor più vetusto, ottuagenario, che dimostra oggi inedite capacità di trasformazione, con un Alan Garda dimentico del suo passato e del suo primo mandato presidenziale, tanto filo-statunitense e ortodosso in economia è divenuto).
  “Queste due culture politiche sono state, infatti, dominate dalle figure di Perón e De La Torre, le due più potenti ideologie di massa sudamericane, argentina la prima, peruviana la seconda. Tutte fondate su un nazionalismo spiccato e un radicamento sociale cementato, nel caso argentino, dal sindacalismo operaio, e nel caso peruviano dalla centralità culturale e sociale delle classi medie assurte ad architrave della trasformazione democratica populista. Una trasformazione non proletaria o contadina, ma borghese e nazionalistica e quindi antimperialista tout court. Esse, le classi medie sudamericane, come intuì magnificamente Haya De La Torre, il fondatore dell'aprismo, sono la vertebra portante di una società... invertebrata, ma che tende comunque, per la forza dell'accumulazione capitalistica internazionale, alla trasformazione sociale ed economica e quindi inevitabilmente, tra mille difficoltà, alla coesione sistemica, pena la sua dissoluzione.”

L’AUTORE – Giulio Sapelli è professore ordinario di Storia economica all'Università degli Studi di Milano. Ha insegnato e svolto attività di ricerca in molte università e imprese italiane e straniere. È editorialista del Corriere della Sera. Tra le sue pubblicazioni recenti: Un racconto apocalittico. Dall'economia all'antropologia (Milano, 2011).

   INDICE DELL’OPERA – Premessa del ricordo - Il giardino giapponese di Buenos Aires - Arrau e la nera Santa Vergine - Verso il Cile ricordando il Brasile - In Germania... e la paura - L'acqua dei fanciulli e il vino della fede: prima in Spagna, poi in Cile - Ordine e disordine. Leviatano non Behemoth - L'intermezzo della bellezza a Bahia - Città verticali - La mutazione precoce sulla costa - La Ruta del Sol - «Salud por los trabajadores» e compresenza dei passati - È forse questa la carità? - L'accademico e la violenza - Fulmini, seni, saette, vulcani e Gabriela Mistral e Frida Kahlo - Eleonora e la Plaza San Martin de Lima, 27 de enero 2001 - Aprismo, sopravvivenza dell'intellettuale e farina di pesce per l'economista - Alte Ande, laghi salati e senso della vita che può essere perduta - «Hay golpes en la vida tan fuertes ... Yo no sé!»