Soggiorni. Viaggio in Grecia |
Martin Heidegger Soggiorni. Viaggio in Grecia Guanda, pagg.73, € 10,00
IL LIBRO – Il manoscritto di Soggiorni fu un regalo che Heidegger, partito per la Grecia nella primavera del 1962, fece alla moglie per il suo settantesimo compleanno. A lungo frequentata attraverso le parole dei pensatori, il canto dei suoi poeti antichi e i versi di Hölderlin, la Grecia diveniva finalmente la meta di un viaggio reale. Qualche rapido scorcio di Venezia, da cui salpa la nave, e della costa slava in lontananza, con le sue scie di delfini: e poi Corfù, Micene, Creta e Rodi, Delo, Atene, Egina. Heidegger prende appunti, compila un vero e proprio diario, registrando le tappe del viaggio, descrivendo i paesaggi, il mare, le variazioni della luce, le donne sulla spiaggia. Lo stile del testo è insolito per un pensatore di cui conosciamo la scrittura densa e pregnante, scevra di riferimenti alla biografia e alle vicende personali. DAL TESTO – “Gli dèi della Grecia, e tra essi il dio supremo, se mai compariranno, saranno completamente trasformati, in un mondo i cui rovinosi rivolgimenti affondano le radici nella terra degli dèi della Grecia antica. Se ciò che i filosofi di quella terra hanno pensato al principio della fuga degli dèi non fosse stato pronunciato in un linguaggio atto a farlo, se quanto fu detto non fosse stato in seguito trasformato nello strumento di tutt'altra visione del mondo, oggi non dominerebbe la potenza - di cui è ancora nascosta la natura più propria - della tecnica moderna, ormai onnipervasiva, insieme alla scienza e alla società industriale che da essa derivano. Se la violenza del mondo moderno non stesse in tale enigmatico rapporto con la fuga degli dèi avvenuta in quel tempo, noi che, nell'estremo pericolo della pura e semplice auto distruzione del genere umano, cerchiamo ciò che possa salvarci, non avremmo bisogno del pensiero capace di spingersi tanto lontano nel passato, e di rammemorare l'assenza degli dèi fuggiti, né dovremmo, pensando, precorrere l'ambito dell'avvento della loro figura trasformata.” L’AUTORE – Martin Heidegger (Messkirch 1889-Friburgo 1976) studiò teologia a Friburgo e poi fu allievo di Rickert. Nel 1916 divenne assistente di Husserl, ma nel 1927 la sua opera fondamentale, Essere e tempo (pubblicata in Italia da Longanesi) segnò il definitivo distacco dalle tesi del maestro. Lasciò nel 1934, dopo soli dieci mesi, la carica di rettore dell'Università di Friburgo e non pubblicò quasi più nulla fino alla fine della guerra. La sua filosofia fu censurata dal regime come «nichilista». Guanda ha pubblicato anche Ormai solo un dio ci può salvare.
|