Metus Punicus |
Giovanni Brizzi Metus Punicus Angelini Editore, pagg.192, Euro 16,00
IL LIBRO – Questo libro non è solo un’occasione per celebrare il quarantesimo anno di insegnamento di un grande antichista come Giovanni Brizzi, tra i massimi esperti mondiali di Annibale e delle Guerre Puniche, né soltanto un’interessante raccolta di studi e ricerche, ma si tratta anche e soprattutto di un avvincente itinerario storico tra Roma e Cartagine. Come un detective che esamina scrupolosamente i frammenti giunti da un lontano passato, Brizzi ricostruisce i grandi momenti dello scontro tra le due superpotenze dell’antichità, facendoci così rivivere, nel Mediterraneo del III secolo a.C., luoghi, battaglie e personaggi, sui quali “giganteggia” il più grande generale di tutti i tempi, Annibale Barca. DAL TESTO – “[…] fino a tutta la seconda guerra punica le relazioni internazionali poggiano soprattutto sui legami tra oligarchie; e la fides è la componente fondamentale del codice d'onore che regola in ogni attività, anche e soprattutto in guerra, i rapporti interpersonali tra i membri di questi gruppi. A siffatta concezione etica non mancano, naturalmente, eccezioni anche significative; ma - per tenerci al parallelo che stiamo tentando di istituire qui - anche i valori della cortesia e sincerità, della lealtà e della misericordia nei confronti del debole, fondamento morale della cavalleria, non erano certo patrimonio di tutti i cavalieri; forse anzi, come è stato detto,"gli individui all'altezza di questi ideali erano pochi: e il numero di quelli che ad essi aspiravano non era molto più alto; ma la semplice esistenza di un tale codice innalzava il livello del comportamento in guerra, anche se ciò significava esclusivamente un migliore trattamento da parte dei cavalieri nei confronti di altri membri della loro casta, la quale aveva una diffusione internazionale". In realtà, fino al 1914 almeno, i valori della cavalleria sostanziano ancora di sé la vita di una nobiltà europea che ad essi almeno idealmente si ispira e in essi si riconosce; e non a caso proprio a questo mondo a alla vasta trama di interessi che lo tiene unito anche al di sopra delle barriere statali il Münzer ha paragonato la realtà romana altorepubblicana. Internazionale come quello, quest'ultima è però di esso assai più salda: operanti in un ambito nel quale le identità nazionali non sono ancora pienamente coscienti e cristallizzate come quelle europee, i legami che la uniscono incontrano infatti resistenze molto minori e possono dar vita a quell'osmosi profonda tra oligarchie che finisce col caratterizzare il senato e costituisce uno dei fondamenti primi e più importanti dello stato sovrannazionale romano. In questo senso essenziale risulta proprio il contributo unificatore offerto dalla comune etica aristocratica; nel quale funzione certamente primaria svolge la fides, il senso cogente della lealtà reciproca tra pari.” L’AUTORE – Ordinario di Storia romana all’Università di Bologna, Giovanni Brizzi ha insegnato anche a Sassari; a Udine e a Paris IV-Sorbonne. Per i suoi meriti verso la cultura francese è stato nominato Officier nell’Ordine delle Palmes Académiques. Tra gli altri suoi riconoscimenti figura il Premio “Di Nola” per l’opera storica, conferitogli nel 1999 dall’Accademia Nazionale dei Lincei. È socio ordinario dell'Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna e fa parte del Comitato scientifico internazionale della Fondazione Niccolò Canussio (premiata per i meriti verso la cultura umanistica con medaglia del Presidente della Repubblica). È direttore della Rivista Storica dell'Antichità. INDICE DELL’OPERA - Giovanni Brizzi e Annibale, di Yann Le Bohec - La "cavalleria" dei Romani. L'etica aristocratica fino all'età delle guerre puniche - Pol: IX, 24, 4-8: Annibale e il suo 'doppio'? - Nuove considerazioni sulla 'leggenda' di Annibale - Cartagine e Roma: dall'intesa al confronto - Di nuovo sulle origini della seconda guerra punica: spunti di riflessione da due contributi recenti - Celti e africani: un'alleanza difficile - Gli Iberi nell'armata di Annibale: armamento e funzioni - Riflessioni sulla morte di un console - App., Hann., 28: Giochi gladiatorii tra i prigionieri cannensi? - Lo scacchiere internazionale: Annibale e Filippo V
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