Scritti per il «Corriere» 1927-1944 |
Giovanni Gentile Scritti per il «Corriere» 1927-1944 Rizzoli, pagg.152, Euro 10,00
IL LIBRO - Il volume raccoglie una scelta degli articoli che Gentile pubblicò nel "Corriere della Sera" tra il 1927 e il 1944, in cui il filosofo siciliano si sofferma principalmente sui rapporti tra Stato e Chiesa e sull'organizzazione delle istituzioni, in particolare quelle scolastiche. Il filo comune che percorre questi scritti è il ruolo centrale che la costruzione dello Stato totalitario riveste agli occhi di Gentile. Così, negli articoli sulla questione romana, che precedono di pochi anni la firma dei Patti lateranensi, egli esprime l'idea del carattere ugualmente totalitario della Chiesa e dello Stato fascista e la sua avversione al Concordato. Nella sua introduzione, Turi esamina, anche sulla base di fonti di archivio, la storia della collaborazione tra Gentile e il quotidiano milanese: se gli articoli sono inseriti all’interno del percorso intellettuale e politico del filosofo, tutta l’attività di opinionista svolta dalle colonne del «Corriere» è analizzata nel contesto dei rapporti tra Gentile e il fascismo, in modo da offrire una coerente e chiara cornice interpretativa entro cui affrontare la lettura di questi scritti.
DAL TESTO - "Il Fascismo è una dottrina e una politica in atto. Come dottrina, ha rapporti ideali con dottrine precedenti o contemporanee; come politica in atto, rivoluzione e ricostruzione dello Stato italiano, s'individua e distingue da ogni altro movimento storico analogo con caratteri di originalità che si riconnettono alla personalità geniale di Mussolini. Chi guarda perciò non alla dottrina, astrattamente formulata, ma al concreto degli avvenimenti in cui la Rivoluzione fascista si sviluppa sotto la diretta ispirazione del Duce, rifiuta tutti i possibili riscontri storici e afferma la singolarità e novità assoluta del Fascismo come dottrina che è pure la fede di un popolo e il suo modo di orientarsi de' suoi istituti sociali e politici. Insomma il Fascismo è un sistema di idee fatto persona, e quindi divenuto volontà e forza costruttiva della vita nazionale".
IL CURATORE - Gabriele Turi insegna Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze. Si è occupato dei rapporti tra cultura e fascismo (Il fascismo e il consenso degli intellettuali, il Mulino, 1980; Lo stato educatore. Politica e intellettuali nell’Italia fascista, Laterza, 2002; Il mecenate, il filosofo e il gesuita. L’«Enciclopedia italiana», specchio della nazione, il Mulino, 2002), ha ricostruito le vicende dell’editoria italiana (Casa Einaudi. Libri uomini idee oltre il fascismo, il Mulino, 1990; ha curato la Storia dell’editoria nell’Italia contemporanea, Giunti, 1997), ha studiato il ruolo delle istituzioni culturali (Fare gli italiani. Scuola e cultura nell’Italia contemporanea, curato con S. Soldani, il Mulino, 1993). Ha scritto un’ampia biografia di Giovanni Gentile (Utet, 2006). È autore inoltre di Viva Maria. Riforme, rivoluzione e insorgenze in Toscana 1790-1799 (il Mulino, 1999) e dell’ampia sintesi Il nostro mondo. Dalle grandi rivoluzioni all’11 settembre (Laterza, 2006).
INDICE DELL'OPERA - Gentile al «Corriere»: storia di una collaborazione, di Gabriele Tuti - ARTICOLI - La questione romana - Nuovi documenti sulla questione romana - Il Regime e l'istruzione - L'istruzione media, l'Università e il Regime - Fuori dell'equivoco - Lo stato e l'educazione nazionale. La fine dell'A.N.I.F. - L'Associazione fascista della scuola - Beati possidentes? - Non mormorare - Alla soglia dell'Anno XII - L'unità di Mussolini - Ricostruire - Una lettera di Giovanni Gentile - APPARATI - Elenco degli articoli e degli interventi di Giovanni Gentile nel «Corriere della sera» - Indice dei nomi |