«Gente malfida» Stampa E-mail

Francesco Germinario

«Gente malfida». La critica degli intellettuali nella cultura di destra (1789-1925)

Ombre Corte, pagg.127, € 13,00

 

germinario malfida  In questo breve saggio, Francesco Germinario esamina il rapporto complesso tra la destra politica e gli intellettuali nel periodo che va dalla Rivoluzione francese fino all'avvento del totalitarismo nel primo dopoguerra.

  L'Autore, ricercatore presso la Fondazione "Luigi Micheletti" di Brescia, offre al lettore una panoramica dettagliata delle origini storiche dell'atteggiamento della destra nei confronti degli intellettuali, evidenziando come questi ultimi siano stati spesso visti come portatori di valori cosmopoliti, razionalisti e legati all'Illuminismo. Questo ha generato una diffusa ostilità da parte della destra politica, che ha preferito promuovere una figura di "intellettuale nazionalizzato", in opposizione a quella dell'intellettuale impegnato a difendere i diritti dell'uomo e la pluralità culturale.

  Germinario analizza in maniera accurata i diversi momenti storici in cui si manifesta questa tensione tra destra e intellettuali, dagli scrittori come Edmund Burke e Joseph de Maistre durante la Rivoluzione francese, passando per i dibattiti intorno all'Affaire Dreyfus e arrivando al Manifesto degli intellettuali fascisti del 1925.

  Attraverso una ricca documentazione e una solida analisi critica, l'Autore mette in luce come la figura dell'intellettuale nazionalizzato abbia contribuito a plasmare la mentalità totalitaria nel periodo tra le due guerre mondiali, influenzando profondamente la cultura politica e sociale dell'epoca.

  Il testo aiuta a comprendere le complesse dinamiche tra cultura di destra e intellettuali nel periodo considerato, offrendo al lettore uno spunto di riflessione articolato su un tema ancora di grande rilevanza della storia contemporanea.