Antisemitismo. Un'ideologia del Novecento Stampa E-mail

Francesco Germinario

Antisemitismo
Un'ideologia del Novecento


Jaca Book, pagg.VIII-247, € 24,00

 

germinario antisemitismo  IL LIBRO – Nell'enorme bibliografia sull'argomento, spesso ha prevalso un atteggiamento tendente a vedere nell'antisemitismo un'eccezione nel quadro complessivo della cultura europea. Al contrario, l'antisemitismo è da leggere quale componente di un pensiero politico "rivoluzionario" ostile alla società borghese liberale e in aperta concorrenza col socialismo e il marxismo. L'antisemitismo si presenta come un'ideologia di mobilitazione dei ceti medi timorosi di uno sviluppo capitalistico che distrugga la proprietà, declinandosi quale progressiva finanziarizzazione dell'economia. Da qui, di conseguenza, la distinzione degli economisti antisemiti fra un capitalismo positivo e il capitalismo aggressivo della "finanza ebraica", la domanda di un "socialismo dei piccoli proprietari", l'elaborazione del concetto di "razza" quale nuovo legame sociale che sostituisca quello, ritenuto ormai corroso, della società borghese liberale, e, soprattutto, il progetto di restituire al "politico" quel primato che, in epoca capitalistica, sembra demandato alla "finanza ebraica". A questo punto, l'antisemitismo, dopo che per decenni, attraverso sociologi ed economisti, da Toussenel a Hamon, da Auguste Chirac a Malynski, aveva polemizzato contro la finanziarizzazione dell'economia, è ormai politicamente maturo per incrociare, subito dopo la prima guerra mondiale, le suggestioni dei movimenti politici totalitari, portando in dote una critica corrosiva della società borghese liberale.

  DAL TESTO – "Si può pure accettare l'ipotesi, generalmente diffusa nella storiografia, secondo cui l'antisemitismo contemporaneo nasce come una reazione all'emancipazione ebraica [...], a patto che si tenga però presente che l'obiettivo finale è quello di emanciparsi da una società borghese liberale ebreizzata perché preda di parassiti sociali, speculatori, finanzieri ecc., tutte figure intente a estrarre ricchezza dal mondo dei produttori. La deemancipazione degli ebrei costituisce il tassello di un più generale mosaico politico caratterizzato dalla fuoriuscita dallo sfacciato mammonismo e dal materialismo della società borghese liberale.
  "La constatazione che l'accusa alla società borghese di essere un sistema sociale ebreizzato fonda l'antisemitismo contemporaneo e che, sotto l'aspetto cronologico, anticipa di alcuni decenni le altre due convinzioni (la visione copirazionista della storia e la riduzione dell'ebreo a «razza») rivela come l'antisemitismo nasca quale teoria critica e rivoluzionaria della società borghese liberale. È il giudizio sull'ebraicità della società borghese e liberale a definire una volta per tutte il carattere antisistemico e sovversivo dell'antisemitismo in tutte le sue varie stagioni politiche: ben poco, se non nulla, di questa società può essere salvato, funzionando essa secondo regole di comportamento e rapporti sociali tipicamente ebraici; per combattere con efficacia l'ebraismo, è dunque necessario rovesciare la società borghese liberale. Cospirazionismo e razzizzazione subentreranno successivamente, col compito di determinare, con una maggiore e più definita sicurezza, la vocazione rivoluzionaria dell'antisemitismo."

  L'AUTORE – Francesco Germinario collabora con la Fondazione «Luigi Micheletti» di Brescia. Ha all'attivo lavori su Sorel, il pensiero politico antisemita, la cultura di destra, la visione mitica della politica. Fra i suoi ultimi volumi, "Argomenti per lo sterminio. L'antisemitismo e i suoi stereotipi nella cultura europea (1850-1920)" (Einaudi, Torino, 2011); "Fascismo 1919. Mito politico e nazionalizzazione delle masse" (BFS, Pisa, 2011); "Céline. Letteratura politica e antisemitismo" (UTET, Torino 2011). Per Jaca Book ha collaborato, fra l'altro, all'opera a cura di P. P. Poggio, "L'Altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico", vol. I, "L'età del comunismo sovietico. Europa 1900-1945", 2010.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione (1. Storicizzare l'orrore - 2. Normalizzare l'antisemitismo) - Capitolo primo. Circumnavigando tra i Protocolli dei Savi di Sion. Antisemitismo, cospirazionismo e radicalismo politico (1. Per una definizione di «antisemitismo» - 2. Il cospirazionismo antisemita: Dio, Satana, Storia e Futuro - 3. Mondo complesso, mondo semplificato e consolazione gnoseologica - 4. Alle origini del radicalismo politico antisemita. Contro la gnosi liberale e socialista: attivismo come unica risorsa e vocazione millenaristica - 5. Male mondiale e spaesamento nel mondo: la risposta del cospirazionismo antisemita - 6. Il rifiuto antisemita del mito politico e la pretesa di scientificità contro la doxa) - Capitolo secondo. Un'ideologia dell'Ottocento per il Novecento. Dal trasversalismo ideologico a quello cronologico (1. Periodizzare: dall'antisemitismo «monotematico» a quello «contaminato» - 2. Un'ideologia fra i due secoli: trasversalismo cronologico e trasversalismo assiale - 3. Pensare per masse, pensare l'«uomo nuovo»: la strategia metapolitica - 4. Un modello ottocentesco di rivoluzione: spontaneità, organizzazione e scontro fra iniziati - 5. Intellettuale antisemita sradicato e rivoluzionario antisemita «contaminato» e professionale) - Capitolo terzo. Antisemitismo e modernità (1. L'antisemitismo davanti alla modernità - 2. L'antisemitismo fra Storia e Tradizione - 3. Contro l'economicismo dell'epoca borghese, per il ritorno della politica - 4. Il bonapartismo proletario di Toussenel) - Capitolo quarto. Il «socialismo» antisemita: un capitalismo popolare (1. I fondamenti economici del «socialismo degli imbecilli» - 2. Il vantaggio antisemita: la variabilità del soggetto rivoluzionario - 3. La «terza via» antisemita in un pamphlet di Morès: la strategia della deproletarizzazione per il socialismo autarchico dei piccoli proprietari - 4. Un'ideologia rivoluzionaria per le classi medie: socialismo della circolazione e (piccolo) capitalismo della produzione - 5. Il tradizionalista Malynski: il capitalismo contro la proprietà e le «cooperative di proprietari» - 6. Il socialista antisemita Hamon contro il darwinismo sociale - 7. Un'ideologia per la piccola borghesia: il cospirazionismo - 8. Radicamento della produzione e sradicamento della Finanza - 9. Oltre il concetto marxista di «capitale finanziario»: tra Toussenel e Sombart - 10. Leroux contro Malthus: contro il capitalismo, per la proprietà - 11. Il progetto antisemita: contro la Finanza per la riorganizzazione del capitalismo) - Capitolo quinto. Rivoluzione mondiale, rivoluzione antropocentrica (1. La razza dalla nazione al mondo e il dominio dello Spazio sul Tempo - 2. Rivoluzione mondiale, rivoluzione antropocentrica e riumanizzazione dell'uomo) - Capitolo sesto. Il marxismo di Giacobbe e l'antisemitismo di Esaù (1. La concorrenzialità di due teorie rivoluzionarie - 2. La radicalizzazione dello spirito di concorrenzialità: la categoria di «giudeobolscevismo» - 3. Il «socialismo degli imbecilli» contro il socialismo degli sprovveduti. Feder e Sombart: il socialismo bolscevico come capitalismo senza proprietà privata) - Capitolo settimo. Oltre il conflitto. La razza per un nuovo legame sociale e la politicizzazione della natura (1. Artificialità del conflitto e precarietà della modernità - 2. Razza, Natura, Storia e ambiguità del concetto di «nazione» - 3. La razza quale nuovo legame sociale, il concetto prescrittivo di «razza» e la soppressione del dualismo anima-corpo - 4. Ordine del mondo, ordine naturale, ordine politico - 5. Spazio, Tempo, ideologizzazione della figura dell'ebreo e lo sterminio quale traduzione dell'attivismo: su alcune differenze fra il razzismo e l'antisemitismo - 6. Lo sterminio quale conseguenza della razzizzazione del nemico - 7. L'antisemita «umanitario» Picard e la differenziazione culturalista dell'ebreo - 8. Razzismo, antisemitismo, differenziazione e politicizzazione del corpo dell'ebreo - 9. Dal mondo dei liberi proprietari alla politicizzazione del corpo) – Bibliografia - Indice dei nomi