Céline. Letteratura politica e antisemitismo |
Francesco Germinario Céline. Letteratura politica e antisemitismo Utet Libreria, pagg.157, Euro 16,00
IL LIBRO – È certamente diffìcile un confronto con la terribile vicenda dell'antisemitismo novecentesco senza incrociare il nome di Céline. Del resto, ancora un quarantennio dopo la sua morte, quello dello scrittore francese è uno dei nomi più ricorrenti nella cultura politica del radicalismo di destra europeo. Le ristampe delle sue opere sono ininterrotte; e se negli ambienti del radicalismo di destra europeo si preferisce ovviamente rieditare i suoi scritti antisemiti - nulla più che un ingenuo quanto grossolano tentativo di sottolineare come la tradizione dell'antisemitismo europeo possa vantare figure tutt'altro che secondarie sul piano intellettuale - il settore dell'editoria di alta cultura concentra la propria attenzione sui suoi romanzi, quasi a volere confermare l'esistenza di figure diverse di Céline: lo scrittore che irrompe di prepotenza nella letteratura del Novecento, sovvertendone i canoni, tanto che, anche a distanza di decenni dalla sua morte, non si vede scemare l'attenzione verso i suoi romanzi, e il rabbioso pubblicista politico, relegato alla damnatio memoriae, a causa del suo antisemitismo e della scelta collaborazionista (1940-1944). DAL TESTO – “Il tetro pessimismo non può che condurre Céline a un'opposizione dura nei confronti del socialismo. Gli uomini hanno una dimensione sadica e distruttiva nei confronti dei loro simili, che nessuna solidarietà e rapporto di classe possono divellere. Nel sistema comunista il vero tiranno non è Stalin, ma Ford, perché il sistema fordista si è esteso dalla fabbrica alla società. In un certo senso, la forza del fordismo e della società borghese in genere riposa sulla loro capacità di utilizzare a fini economici e politici le naturali inclinazioni individualistiche degli uomini. E allora, può il senso della solidarietà di classe soffocare gli istinti belluini umani? Semmai, è vero il contrario, nel senso che proprio i poveri e i derelitti tradiscono una più truce inclinazione al sadismo a causa della loro condizione. I poveri non hanno speranze politiche; e qualora le avessero, a ciò indotti dalle fallaci ideologie del progresso, realizzano immancabilmente un sistema sociale fondato sulla loro precedente esperienza terribile. L’AUTORE – Francesco Germinario svolge attività di ricerca per la Fondazione 'Luigi Micheletti' di Brescia. È autore di saggi sul pensiero di Georges Sorel, la cultura di destra del Novecento, l'antisemitismo. Tra le sue opere, Razza del sangue, razza dello spirito. Julius Evola, l'antisemitismo e il nazionalsocialismo (2001), la cura di Destra, sinistra, fascismo. Omaggio a Zeev Sternhell (2005), Fascismo e antisemitismo (2009). Presso i tipi di Utet Libreria ha pubblicato Costruire la razza nemica (2009). INDICE DELL’OPERA - Introduzione. Sui due Céline: disperazione sociale e vocazione all'antisemitismo - Parte prima. Pessimismo e critica delle ideologie del progresso (1930-1936) - Capitolo 1. Prima della rabbia antisemita: equivoca difesa delle classi subalterne e critica del progresso (1. Abbrutimento delle classi subalterne e valorizzazione capitalistica della malattia - 2. Decadenza delle classi subalterne e splendore borghese - 3. Alle origini dello scetticismo politico céliniano: malattia e critica della rivoluzione dei disgraziati - 4. Antiroussovismo e critica della rivoluzione - 5. I parti difficili del progresso: fra il libro su Semmelweis e «Morte a credito») - Capitolo 2. Primi approcci alle questioni della razza (1. Variazioni sul tema della razza nel «Viaggio» e domanda di una rivoluzione razziale - 2. USA contro Europa: razza e corpo americano - 3. La figura del nero servile nel «Viaggio»: la conferma dell'egoismo umano) - Capitolo 3. Gli equivoci rivelati dell'impoliticità: il «Mea culpa» e la critica del comunismo (1. L'illusione del comunismo - 2. Comunismo e conferma del pessimismo céliniano) - Parte seconda. Nel vortice dell'antisemitismo totalitario (1937-1944) - Capitolo 4. L'individuazione delle cause del dolore umano: la cospirazione ebraica contro l'umanità (1. I temi dei pamphlets antisemiti - 2. Oltre il «Viaggio al termine della notte»: la cospirazione ebraica alle origini del dolore umano - 3. Impoliticità, confluenza con i fascismi e «anarchismo» céliniano - 4. Ebreizzazione del mondo e stereotipi antisemiti - 5. Caratteristiche teoriche dell'antisemitismo céliniano. Il doppio paradigma dell'antisemitismo: camitizzazione dell'ebreo, ridifferenziazione delle razze e biopolitica del razzismo - 6. Contro il proletariato e le sue illusioni politiche - 7. Neofisiocrazia dell'antisemitismo: parassitismo ebraico contro produttività ariana e populismo dell'antisemitismo) - Capitolo 5. Alle origini del collaborazionismo (1. Fascismo e antisemitismo: per un rinnovato protagonismo della piccola borghesia - 2. Pacifismo, alleanza dei popoli ariani e collaborazionismo avant la lettre - 3. Critica della destra germanofoba, fascino del totalitarismo e dimensione mondiale della lotta contro l'ebreo - 4. Alle origini della «Collaboration» céliniana: dimensione mondiale della lotta contro l'ebreo e critica del moderatismo razziale fascista) - Capitolo 6. Oltre Pétain, sotto le bandiere della «Collaboration»: Totalitarismo e comunismo per gli ariani (1. Contro l'antisemitismo moderato, per l'antisemitismo totalitario e la lotta mondiale contro l'ebreo - 2. Deebreizzare gli ariani: il partito unico e un nazionalsocialismo per la Francia - 3. «La bella rogna»: un programma per la rivoluzione totalitaria antisemita - 4. L'antisemitismo quale comunismo per gli ariani) - Indice dei nomi
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