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“Quella con il generale delle SS Otto Skorzeny fu un’amicizia d’altro genere che, per varie ragioni mi piacerebbe chiamare «vagabonda», in primo luogo per le caratteristiche del soggetto che era una specie di «diavolo incarnato» che si considerava soprattutto un ufficiale al servizio di Hitler e della Germania, destinato a risolvere i casi ritenuti impossibili, tanto che, non a torto, nel 1947 il colonnello americano Rosenfeld lo definì «l’uomo più pericoloso d’Europa» e poi anche perché, nel dopoguerra, in seguito a interventi che ebbero del rocambolesco e del misterioso, fu un’antologia autentica della spregiudicatezza e dell’ardimento. Un terzo...
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«In tutti i libri dove il Frammento è sovrano, verità e ubbie si susseguono da un capo all’altro. Ma come distinguerle, come sapere che cosa è convincimento e che cosa è capriccio? Un’affermazione, frutto del momento, ne precede o ne segue un’altra che, compagna di tutta una vita, si eleva alla dignità di ossessione. Spetta dunque al lettore discernere, perché non di rado l’autore esita a pronunciarsi. In Confessioni e anatemi, sequela di perplessità, si troveranno interrogativi ma nessuna risposta. Del resto, quale risposta? Se ce ne fosse una la si conoscerebbe, con...
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Lo studio della storia delle religioni rappresenta un ambito specialistico ma, poiché la religione rientra nel novero delle forze che hanno plasmato i grandi orizzonti culturali, è notevolmente importante. Il breve saggio di Franz Altheim, pubblicato per la prima volta nel 1957, si occupa appunto di storia delle religioni, e in particolare di storia delle religioni tardoantiche. L'argomento su cui verte il lavoro del professore tedesco è il culto del dio Sole nel bacino del Mediterraneo attraverso i secoli. Il percorso geografico e storico di questa divinità inizia dal mondo arabo e lentamente influenzerà la religione romana, già di per sé costituita da un'unione di elementi allogeni...
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Alexis Carrel esamina in questo libro il processo morboso della civiltà moderna. Riconosce nello sviluppo disordinato delle scienze sperimentali le manifestazioni patologiche della nostra civiltà. Secondo l’Autore la civiltà industriale e tecnocratica è responsabile degli scompensi e delle alterazioni che turbano l’uomo d’oggi e la società. Essa ha indebolito l’entità umana e ha standardizzato l’uomo nella pretesa di annullare perfino le differenze tra uomo e donna. La brutalità della nostra società soffoca gli individui docili, deboli ma intelligenti e raffinati nello spirito. La condizione umana va reintegrata mediante...
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