|
«Farinacci è un uomo verso il quale oggi, 11 ottobre 1930, converge il pensiero devoto e riconoscente di tutti i fascisti, meglio dire di tutti gli italiani. Chi lo ha veduto ieri sera fatto segno dell’incontenibile entusiasmo della folla, ha identificato nell’uomo il fascismo vero, quello degli umili e degli onesti. Non era Cremona sola attorno a lui, ma era l’Italia fascista tutta». Niente, più di questa riservata relazione di un confidente della polizia politica, vale a meglio riassumere, in una sola frase, il mito rappresentato da Farinacci negli ambienti del fascismo radicale e intransigente durante tutti gli anni del regime.
|
Leggi tutto...
|
Quando Autunno tedesco fu pubblicato per la prima volta, nel 1947, la critica fu unanime nel riconoscerne l'alta qualità letteraria. Gli articoli di Dagerman erano opera di un poeta e si distaccavano nettamente dalla produzione giornalistica corrente. Colpiva in essi la descrizione acuta, nitida e diretta, di una situazione per molti versi estrema; la partecipazione appassionata alle sofferenze dei vinti, la volontà di comprenderne le ragioni, senza per altro consentire a nessun tipo di facile assoluzione, la libertà da ogni schema ideologico e da ogni preconcetto. Non rappresenta soltanto una straordinaria lezione di giornalismo: oggi si rivela...
|
Leggi tutto...
|
La storia, per gli italiani, non è più quella che si insegna nelle scuole. Non è più, come è stata per molto tempo, la religione civile della nazione. Non alimenta più l’orgoglio di un popolo e la sua unità. Si è frantumata in tante piccole schegge, facendo dell’Italia il “Paese delle molte storie”: una nazione in cui ogni cittadino vorrebbe interpretare il passato a modo suo, tagliandolo su misura per il proprio gruppo sociale, le radici familiari, le affiliazioni ideologiche. Un vero e proprio mosaico di appartenenze, che si ricompone giorno dopo giorno nella rubrica della posta del “Corriere della Sera”, in cui...
|
Leggi tutto...
|
Il giornalista tedesco Heimo Schwilk, corrispondente capo della Welt am Sonntag, ebbe modo di incontrare e frequentare Ernst Jünger nel periodo intercorso fra l’inverno del 1984 e il marzo del 1997.
La cronaca di quegli incontri – ricca di aneddoti, curiosità, testimonianze – è stata raccolta nei capitoli iniziali di questo pregevole volume tradotto da Andrea Sandri e Cristina Beretta, e pubblicato alcuni anni or sono per i tipi delle Edizioni Herrenhaus di Seregno.
“Nelle nostre conversazioni...
|
Leggi tutto...
|
|
|
<< Inizio < Prec. 1781 1782 1783 1784 1785 1786 1787 1788 1789 1790 Succ. > Fine >>
|
Pagina 1783 di 1807 |