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Chi è Ahmadinejad e cos’è l’Iran sciita, la Repubblica nata dalla rivoluzione islamica del 1979? Cosa ha permesso a un uomo dall’aspetto così dimesso, che nella sua campagna elettorale si presentava come l’ultimo tra gli umili e lo ‘spazzino’ del paese, in apparenza privo di appoggi politici, di balzare ai vertici del potere esecutivo?
Cosa abbia significato per il mondo la guida politica estremista dell’Iran (secondo esportatore mondiale di petrolio dopo l’Arabia Saudita) è ben noto: basti pensare al programma nucleare iraniano, di cui Ahmadinejad continua a negare i fini militari, allo scandalo per aver negato l’olocausto e auspicato la cancellazione...
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Tra gli effetti prodotti dai drammatici eventi dell'11 settembre 2001, vi è anche quello di avere fatto velocemente dimenticare a larga parte dell'opinione pubblica europea un'altra data: la primavera del 1999. I mesi, cioè, in cui il nostro Paese partecipò, nel quadro della Nato, ai bombardamenti aerei sulla Repubblica Federale di Jugoslavia, con lo scopo dichiarato di difendere gli albanesi del Kosovo dalle violenze del governo di Slobodan Milosevic (la cosiddetta "guerra umanitaria"). I mesi in cui, inoltre, si inaugurò un periodo, tuttora in corso, costellato da varie guerre americane ed euro-americane contro soggetti considerati, di volta in volta, nemici dei diritti...
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L'Iraq ha rappresentato per l'America il conflitto più costoso dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Se le stime della vigilia parlavano di circa cinquanta miliardi di dollari, gli Stati Uniti hanno già speso mille miliardi di dollari e altre centinaia di miliardi attendono ancora di essere pagati.
Diversamente da quanto accadeva con le guerre del passato, quando le tasse venivano alzate per finanziare l'aumento della spesa pubblica, l'amministrazione Bush ha ridotto le tasse contestualmente alla scelta di andare in guerra. Con il risultato di aumentare esponenzialmente il già enorme debito pubblico degli Stati Uniti...
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La questione palestinese e la barbarie israeliana non possono essere considerati come avvenimenti a sè stanti. Rientrano nel grande progetto imperialista e sionista della ricolonizzazione dell'intero Medio Oriente attraverso gli strumenti del genocidio e della frantumazione della nazione araba lungo linee etnico-confessionali. L'adozione del modello israeliano, che ha raggiunto la sua massima espressione nel blocco e poi nei massacri di Gaza e nell'impiego di nuove terrificanti armi proibite, fa parte di una strategia planetaria del capitalismo per superare la propria crisi attraverso un sempre più feroce dominio dei popoli e l'universalizzazione dello Stato di polizia...
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