Golpe globale Stampa E-mail

Diego Fusaro

Golpe globale
Capitalismo terapeutico e grande reset


Piemme, pagg.267, € 17,90

 

fusaro golpe  IL LIBRO – La gestione della pandemia di Covid-19 lascerà un'impronta minacciosa e duratura sul futuro dell'umanità, al di là degli aspetti sanitari. In questo libro Diego Fusaro, filosofo del "pensare altrimenti" e celebre voce fuori dal coro nel dibattito italiano, mostra come l'emergenza sia diventata un vero e proprio metodo di governo. Il potere sfrutta la paura del contagio per ristrutturare in senso oligarchico e autoritario tanto la società quanto l'economia e la politica. Mentre diritti e libertà fondamentali vengono sospesi.
  Le classi dominanti hanno approfittato dell'emergenza epidemiologica per accelerare tutti i processi già avviati nella globalizzazione capitalistica: il superamento delle già fragili democrazie parlamentari, la neutralizzazione del dissenso, la riorganizzazione autoritaria dei rapporti di forza, la distruzione programmatica delle classi lavoratrici e dei ceti medi all'ombra dei signori della finanza e dei colossi dell'e-commerce e del web.
  Per questo Fusaro arriva a parlare di un golpe globale: l'ideologia medico-scientifica (da distinguere dalla scienza vera e propria) ha imposto una gestione del virus all'insegna dello stato di eccezione permanente. La svolta autoritaria di tipo post-nazionale che ne è seguita - e che qualcuno ha definito "Grande Reset" - sembra voler instaurare una nuova normalità, contro cui il filosofo invita a resistere.
  La prima parte dello studio affronta il tema della crisi come metodo di governo neoliberale. In analogia - al netto delle pur macroscopiche differenze - con altre crisi che hanno attraversato il capitalismo del nuovo millennio, anche quella epidemica divampata nel 2020 è immediatamente stata utilizzata ad arte dai gruppi dominanti. Mutata in nuova normalità, la crisi permanente permette, tra l'altro, di rendere inevitabile l'inammissibile, di ridisporre verticisticamente gli ordinamenti politici, di attivare un paradigma securitario che comprime libertà e diritti in nome della promessa di sicurezza, di imporre un decisionismo che scardina le normali procedure delle democrazie parlamentari e, ancora, di fare fruttare politicamente il terrore connesso al rischio estremo della perdita della vita per via del contagio. Insomma, da qualunque angolatura la si analizzi, la crisi ha svolto stabilmente la parte di fecondo metodo governamentale biopolitico a beneficio esclusivo dei gruppi dominanti.
  Sviluppando questo delicato plesso teorico, la seconda e la terza parte del volume si soffermano più da vicino sulla riplasmazione globale del capitalismo resa possibile dalla crisi come metodo di governo. La tesi dell'Autore è che il blocco dominante abbia tempestivamente utilizzato l'emergenza come via privilegiata per una riorganizzazione complessiva e tutto fuorché neutra delle strutture portanti del modo della produzione. A tal riguardo, la definisce, con le sintassi di Gramsci, "rivoluzione passiva" su scala planetaria o anche "golpe globale".

  DAL TESTO – "In specie, la tesi che propongo presenta l'emergenza epidemica come fondamento di un nuovo paradigma di governo delle cose e delle persone o, se si preferisce, come base di una nuova razionalità politica coerente con l'ordine neoliberale: quale che sia l'origine effettiva del patogeno, esso è stato prontamente utilizzato dai gruppi dominanti del padronato cosmopolitico per rinsaldare il disordinato ordine del capitalismo planetarizzato e i suoi sempre più asimmetrici rapporti di forza. Ne è scaturito un Great Reset, come da subito si è preso ad appellarlo: vale a dire una riorganizzazione complessiva del modo della produzione che, lungi dal segnare una sua crisi - come taluni pure hanno sostenuto -, rappresenta un suo potenziamento. Tale potenziamento risulta connesso tanto con il rinvigorimento di strutture già operanti (classismo, disintegrazione dei ceti medi e delle classi lavoratrici), quanto con l'accelerazione di processi già avviati (transito alla società digitalizzata, marginalizzazione delle procedure parlamentari, individualizzazione di massa, decostruzione dei residui di sovranità popolare). In sostanza, al cospetto dell'epifania dell'emergenza epidemica il blocco oligarchico neoliberale si è, da subito, adoperato per volgerla a proprio favore e, sinergicamente, per impedire ai ceti dominati di organizzarsi per far valere le proprie rivendicazioni ed eventualmente per mutare a proprio vantaggio gli assetti generali del modo della produzione. In coerenza con la logica specifica del capitale, il ne varietur di un cosmo che si pretende immodificabile dal basso in direzione di diverse e meno indecenti configurazioni socio-politiche coesiste dialetticamente con il ritmo della sua eraclitea trasformazione ininterrotta in senso rigorosamente capitalistico."

  L'AUTORE – Diego Fusaro (Torino, 1983) è una delle voci più critiche e indipendenti della riflessione filosofica contemporanea. Specialista di Filosofia della storia e interprete eterodosso di Hegel e Marx, insegna Storia della filosofia presso lo IASSP, Istituto Alti Studi Strategici e Politici di Milano. All'insegnamento e alla ricerca affianca la divulgazione, anche attraverso collaborazioni giornalistiche con testate quali «La Stampa» e «il Fatto Quotidiano». Tra i suoi libri: "Bentornato Marx!" (Milano, 2009), "Pensare altrimenti" (Torino, 2017), "Storia e coscienza del precariato" (Milano, 2018), "Il nuovo ordine erotico" (Milano, 2018), "Glebalizzazione" (Milano, 2019).

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - I. La crisi epidemica come metodo di governo (1. Vivere pericolosamente - 2. The party of life: il paradigma biosecuritario - 3. Come far diventare inevitabile l'inammissibile - 4. Homo homini virus. Il Leviatano tecno-sanitario - 5. "Convivere con il virus": la crisi permanente - 6. Le prove generali per il paradigma del terrore epidemico - 7. Fobopolitica. Sorvegliare e impaurire - 8. Società come clinica. Malati asintomatici e salute come dovere - 9. La pandemia infinita (e le infinite misure emergenziali) - 10. La società malata. Il virus come lo spread - 11. Dacci oggi il nostro panico quotidiano - 12. Il virus del neoliberismo e la scopa di don Abbondio) – II. Golpe globale. Una riorganizzazione verticistica del capitalismo (13. Gramsci e la pandemia come via all'autoritarismo terapeutico - 14. Una "rivoluzione passiva" su scala cosmopolitica - 15. Alla ricerca del consenso perduto - 16. "Memorandum Rockefeller" e Mapping the Global Future - 17. La profezia di Jacques Attali - 18. Annientamento dei ceti medi borghesi, trionfo del turbocapitalismo - 19. Economia riorganizzata: nuove plebi e apoteosi dei colossi e-commerce - 20. Stato d'emergenza sanitario e "cospirazione oggettiva" - 21. Yo-yo virale. L'epidemia del rocchetto - 22. "Divieto di assembramento", una costante dei regimi autoritari - 23. Lockdown: fenomenologia del regime protettivo) - III. Un nuovo paradigma di governo delle cose e delle persone (24. E intanto i lupi della finanza ballano - 25. "Siamo in guerra": una metafora non innocente - 26. Capitalismo virale. La globalizzazione potenziata dal SARS-Co V-2 - 27. L'incubo di Montesquieu. Democrazia contagiata - 28. Il falso mito della protezione totale - 29. Anti-Gates - 30. The Great Reset: «una rara e stretta finestra di opportunità» - 31. Klaus Schwab e il programma del blocco dominante - 32. Noli me tangere! Distanziamento sociale e immunizzazione dall'altro - 33. Covid et impera. La secessione delle élites - 34. Mario Draghi, fase suprema del Grande Reset) - IV. Covideologia. Critica dell'ideologia medico-scientifica (35. Bios e zoé. Aristotele, Benjamin e il nonno di Savona - 36. Una riplasmazione della società richiesta dalla medicina? - 37. In nome del diritto alla salute si possono sospendere gli altri diritti? - 38. Covid-1984. Iatrocrazia e circolo vizioso tra medicina e politica – 39. Scienza o ideologia? La lezione di Marx - 40. Lotta alle fake news: il lockdown cognitivo - 41. Spettri di Foucault. Governamentalità e ordine del discorso) - V. Contactless. La nuova normalità post-umana (42. Homo digitalis - 43. Il mondo vero divenne favola. Critica delle relazioni elettroniche - 44. La distruzione della scuola. Un vecchio sogno del capitale - 45. Smart working. L'ennesima condanna celebrata come opportunità - 46. La nuova chiesa medica della salvezza dei corpi - 47. Il vaccino come sacramento terapeutico - 48. «La normalità era il problema». Il mot d'ordre dei progressisti - 49. Autocertificazione: dalla open society alla locked down society - 50. Dire di no. Pensare e agire altrimenti)