Julius Evola
Il mistero dell'Occidente Scritti su archeologia, preistoria e Indoeuropei. 1934-1970 A cura di Alberto Lombardo Postfazione di Giovanni Monastra
Casa Editrice Pagine / I libri del Borghese, pagg.243, € 18,00
Questa è la seconda edizione accresciuta di un volume – pubblicato nel 2002 – che raccoglie gli articoli di Julius Evola dedicati agli antichi popoli europei, alle loro origini e caratteristiche ("uno dei temi su cui [il filosofo romano] continuò a documentarsi e aggiornarsi per tutta la vita"). Il volume è introdotto da una Nota di Gianfranco de Turris cui segue un'ampia prefazione ("Julius Evola esploratore delle origini") del curatore Alberto Lombardo, che definisce l'attività culturale del Barone, "sui temi qui trattati, in rapporto a quella di altri autori, non solo degli anni Trenta (da Bachofen a Günther, da Altheim e Dumezil)".
Gli articoli – raccolti e ordinati cronologicamente – cominciano nel 1934, l'anno in cui fu pubblicata la prima edizione di "Rivolta contro il mondo moderno", e si chiudono con una recensione del 1970, segno della continuità con cui il filosofo si occupò della questione.
Evola spiega che all'antico mondo ario "era propria una concezione superiore e totalitaria della razza, avente sue premesse metafisiche comprendente la considerazione sia della parte naturalistica e biologica dell'essere umano, che di quella spirituale, interiore, e, in un certo senso, si potrebbe perfino dire sovrannaturale".
Gli articoli di Evola sono seguiti da una lunga postfazione ("Rileggere l'antropologia della preistoria europea") di Giovanni Monastra, "biologo con competenze di antropologia fisica", che aiuta il lettore desideroso di approfondire l'argomento a orientarsi tra i "più recenti studi di genetica (ma anche di linguistica, archeologia e paletnologia), che hanno in parte confermato, in parte modificato il quadro della preistoria indoeuropea offerto da Evola".
"Comprendere chi erano veramente i nostri antenati – osserva Monastra -, da dove venivano, cosa fecero, quali furono le loro realizzazioni in tanti settori, costituisce una via di conoscenza che si può riflettere positivamente sia sul modo di "considerare" noi stessi, sia sul nostro comportamento e le nostre azioni. Gli Indoeuropei, nonostante certe odierne demonizzazioni, diedero vita a grandi civiltà inclusive, aprendosi all'altro da sé, ma anche chiudendosi di fronte a chi "sentivano" come intimamente estraneo, sapendo così tutelare limiti e confini, oggi dimenticati da molti."
Conclude il volume la bibliografia in cui si trovano elencati i testi introduttivi agli studi indoeuropei, oltre ai libri consultati e citati da Evola negli articoli. |