La via della seta Stampa E-mail

Franco Cardini - Alessandro Vanoli

La via della seta
Una storia millenaria tra Oriente e Occidente


il Mulino, pagg.337, € 16,00

 

cardini viaseta  IL LIBRO – Una strada, o meglio una rete di strade, un fascio di percorsi terrestri e marittimi hanno spostato nel corso dei secoli uomini, merci e conoscenze dall'estremità orientale dell'Asia sino al Mediterraneo e all'Europa. Romantica e recente, l'espressione «via della seta» restituisce il senso di un mondo vasto, attraversato fin dai tempi antichi da guerre e conflitti ma animato anche dal fervore di scambi commerciali, culturali e politici. Fra montagne e altipiani per questo cammino sono transitati spezie, animali, ceramiche, cobalto, carta, e naturalmente la seta. Alessandria, Chang'an, Samarcanda, Bukhara, Baghdad, Istanbul: sono alcune delle tappe di un viaggio millenario che giunge fin dentro al nostro presente. Perché la via della seta non è solo un racconto del passato, ma ha a che fare con il nostro futuro globale. Proprio per questo il libro si conclude con un veloce sguardo sull'attualità, per mostrare ciò che oggi rappresenta tutto questo nei grandi progetti economici cinesi e nelle trasformazioni politiche del mondo asiatico.
  Gli Autori raccontano la storia di una via che da secoli spinge e trascina uomini, merci e conoscenze dall'estremità orientale dell'Asia sino al Mediterraneo e all'Europa. Un percorso, una strada, di cui noi, asiatici o europei, siamo sempre stati parte attiva. Un percorso su cui poggiano le nostre radici.

  DAL TESTO – "È alla steppa che occorre guardare per scorgere gli inizi più antichi della nostra storia. Cacciatori, pastori, allevatori e guerrieri. In un tempo remoto, i popoli delle praterie divennero dipendenti dagli erbivori domesticati, il che li obbligava a una mobilità ben più intensa di quella degli agricoltori che vivevano nelle vallate meridionali. I bovini erano stati fra i primi a essere addomesticati, attorno al 6000 a.C.; circa duemila anni dopo era venuta la volta dei cavalli. Per quanto inizialmente l'importanza degli equini fosse più legata al latte e alla carne, ci volle poco perché si affermassero come mezzo di trasporto, specie in ambito militare. Per mantenere le mandrie in buona salute, i nomadi dovevano spostarsi regolarmente insieme a loro, portandosi dietro tutto il loro mondo, a cominciare dalle tende, che piantavano nelle praterie in cui sceglievano di trascorrere la stagione. Tende rivestite con pelli di animali o con feltro e dunque robuste e resistenti alle intemperie. In genere arredate con pochissimi mobili ma ornate con splendidi tessuti appesi alle pareti e sfarzosi tappeti posti sul pavimento. Abitazioni e villaggi che i nomadi erano in grado di smontare con grande rapidità e quasi all'improvviso, portando altrove il bestiame e il loro intero mondo. Questa mobilità contribuì a scambiare idee e religioni oltre che utensili, attrezzi, abitazioni e abiti. Uno scambio che si propagò da un'estremità all'altra della steppa, dall'Europa all'Asia, determinando un fenomeno che gli archeologi di quelle zone conoscono ormai bene: il fatto cioè, che su una scala di fatto continentale, le culture materiali dei vari gruppi di nomadi siano sostanzialmente simili."

  GLI AUTORI – Franco Cardini è professore emerito di Storia medievale nell'Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali/Scuola Normale Superiore; è Directeur de Recherches nell'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University. Per il Mulino ha tra l'altro pubblicato «Gerusalemme» (2012), «Istanbul» (2014), «Andare per le Gerusalemme d'Italia» (2015), «Onore» (2016) e «Samarcanda» (2016).
Alessandro Vanoli, storico del Medioevo, è esperto di storia mediterranea. Con il Mulino ha pubblicato «La reconquista» (2009), «Andare per l'Italia araba» (2014), «Quando guidavano le stelle» (2015), «La Sicilia musulmana» (2016) e «L'ignoto davanti a noi» (2017).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Gli ambienti e gli uomini - II. Alessandria. Il Mediterraneo che guarda a oriente - III. Chang'an. Al principio della via della seta - IV. Bamiyan. L'espansione buddhista sulla via della seta - V. Costantinopoli. Il Mediterraneo e la via della seta - VI. Baghdad. L'islam: impero, spezie e vie commerciali - VII. Aden, Siraf, Hormuz e Calicut. Le vie dell'oceano - VIII. Da Palermo a Gerusalemme. La via della seta al tempo delle crociate - IX. Da Esfahan a Karakorum. Gli invasori nomadi e i mongoli - X. Pechino. Marco Polo e gli altri: la strada europea verso il Catai - XI. Samarcanda. L'impero timuride - XII. Giava. Il mare cinese - XIII. Goa. Le trasformazioni della via della seta verso un mondo globale - XIV. Istanbul, Esfahan e Agra. I grandi imperi asiatici - XV. Amsterdam. La via della seta vista dall'Europa - XVI. Herat. Il grande gioco - Conclusioni. Il viaggio ricomincia - Carte