Battaglie d'onore (1940-1943) Stampa E-mail

Andrea Santangelo

Battaglie d'onore
(1940-1943)


 Antiche Porte, pagg.116, € 18,00

 

santangelo battaglie  La Seconda Guerra Mondiale rappresenta uno dei periodi più complessi e devastanti della storia contemporanea, caratterizzato non solo dalla portata globale del conflitto, ma anche dalla molteplicità di teatri operativi che ne hanno scandito l'evoluzione. L'Italia fascista, in particolare, è stata protagonista di numerosi episodi bellici che hanno visto le sue forze armate impegnate in scenari estremamente difficili, spesso in contesti geopolitici sfavorevoli e con risorse limitate rispetto ai nemici. Dal deserto libico al freddo delle steppe russe, le forze italiane si trovarono a fronteggiare eserciti meglio equipaggiati e numericamente superiori, ma ciò non impedì a molti soldati italiani di comportarsi con coraggio e determinazione, sebbene in molte occasioni dovessero affrontare l'incapacità logistica e strategica dei loro superiori.

  Il volume dello strico militare Andrea Santangelo, "Battaglie d'onore (1940-1943)", si inserisce in un filone di riflessione sul ruolo delle forze italiane nella Seconda Guerra Mondiale, proponendo una lettura non ideologica degli eventi. L'Autore, attraverso una disamina approfondita di sei battaglie emblematiche, offre uno sguardo lucido e privo di revisionismi o sentimentalismi sulla condotta degli italiani in quegli anni.

  Nel volume, Santangelo esplora sei battaglie fondamentali che caratterizzarono l'impegno italiano tra il 1940 e il 1943: Cheren, Giarabub, Bir el Gobi, Golico, la Battaglia di Natale e Takrouna. Ogni capitolo è dedicato a un singolo scontro, ma l'Autore non si limita a narrare gli eventi in modo cronachistico: il suo approccio è storico-analitico, con un'attenzione particolare al comportamento dei soldati italiani, alle loro difficoltà, alla loro determinazione e al contesto in cui si trovavano a operare.

  La battaglia di Cheren, combattuta nel deserto eritreo contro le forze britanniche, segna uno degli esempi di resistenza e di coraggio dei soldati italiani, nonostante le difficoltà legate alla mancanza di approvvigionamenti e al supporto aereo inadeguato. Santangelo analizza con dovizia di dettagli la condotta delle truppe italiane e quella del generale Enrico Frattini, mettendo in luce il valore dei soldati italiani che, pur sotto l'attacco di forze nettamente superiori, dimostrarono capacità tattiche e spirito di sacrificio.

  Un'altra battaglia emblematica è quella di Giarabub, dove la resistenza di una guarnigione italiana si oppose, con grande tenacia, a un assalto britannico. Santangelo offre una panoramica sulla durezza delle condizioni di vita dei soldati italiani, chiusi in un fortino circondato dal nemico e costretti a combattere per giorni con poche risorse. La battaglia, purtroppo, si concluse con la ritirata italiana, ma ciò non impedisce all'Autore di esaminare l'onore e il coraggio con cui gli italiani affrontarono quella sfida.

  Nel contesto della campagna del deserto, Bir el Gobi rappresenta una delle sfide più dure per l'esercito italiano. L'Autore esamina le difficoltà logistiche, l'isolamento e l'inefficacia della pianificazione strategica, ma non trascura il valore dei soldati italiani, che si batterono con determinazione, consapevoli delle difficoltà insormontabili. Santangelo riesce a descrivere in maniera equilibrata le circostanze sfavorevoli e la resistenza degli uomini, senza cedere a facili celebrazioni.

  La battaglia di Golico, combattuta in Africa Orientale, è trattata da Santangelo come un esempio di eroismo in un contesto di assoluta inferiorità materiale. L'Autore mette in evidenza come le forze italiane, pur senza l'efficace supporto delle proprie superiori gerarchie, si distinsero per il coraggio e la capacità di resistenza. Santangelo svela l'importanza di una preparazione psicologica e morale che, sebbene insufficiente a cambiare l'esito finale della battaglia, consentì ai soldati di tenere testa per settimane a forze nemiche numericamente superiori.

  La battaglia di Natale 1942 battaglia, che si svolse nell'ambito della ritirata italiana da El Alamein, è trattata con particolare attenzione da Santangelo, che analizza la psicologia dei soldati e la percezione di un inevitabile tracollo. La battaglia, pur essendosi conclusa con la sconfitta italiana, è descritta come una sorta di "ultima resistenza" da parte di uomini che cercavano di mantenere l'onore a fronte di una guerra ormai irrimediabilmente persa. La riflessione che emerge dal racconto di Santangelo è profonda e si concentra sul dilemma tra il dovere e la consapevolezza della disfatta.

  Infine, la battaglia di Takrouna, combattuta in Tunisia, segna il momento in cui le forze italiane, ormai sempre più indebolite, affrontano l'ultima difesa contro l'avanzata alleata. Santangelo rivela come, nonostante la superiorità numerica e tecnologica del nemico, i soldati italiani abbiano dato prova di un attaccamento alla causa che va oltre la mera obbedienza. Il volume si conclude con una riflessione sulla decadenza morale e materiale delle forze italiane, che segna la fine di un ciclo storico.

  "Battaglie d'onore (1940-1943)" si distingue per la sua capacità di trattare eventi storici complessi con un approccio sobrio e privo di enfasi retorica. Santangelo non cede mai alla tentazione di esaltare in modo artificioso l'eroismo dei soldati italiani, ma al tempo stesso non indulge in un atteggiamento di pura condanna. La sua analisi si concentra sugli uomini, sulle loro paure, sul loro coraggio e sulla loro resilienza, in un contesto in cui le condizioni erano spesso avverse e la guerra stava ormai prendendo una piega sfavorevole per l'Italia.

  L'Autore non si nasconde dietro il velo di un revisionismo che vorrebbe riabilitare a tutti i costi l'onore dell'esercito italiano, né scivola nell'ideologia antifascista che potrebbe sminuire i sacrifici dei soldati. L'oggettività con cui vengono descritti gli episodi di guerra è uno degli aspetti più apprezzabili del libro, che permette al lettore di farsi un'opinione personale, libera da pregiudizi ideologici.

  Inoltre, il volume si inserisce in una tradizione storica italiana che tende a rileggere il conflitto non solo come una serie di sconfitte e disastri militari, ma anche come un momento di straordinario impegno umano. Il vero punto di forza di Santangelo è il suo invito a "riflettere e, magari, esserne orgogliosi", pur condannando la guerra. Un invito alla memoria storica che si traduce in una lezione di rispetto per chi, pur in condizioni impossibili, scelse di lottare per un ideale o per un dovere.

  L'acquisto del volume avviene solo dal sito dell'Editore: https://anticheporte.it/.