Alessandro Guidi
Roma preistorica
Carocci editore, pagg.132, € 13,00
La fondazione di Roma, avvenuta nel 753 a. C. secondo la tradizione, segna l'inizio di un impero che dominerà il mondo mediterraneo per secoli. Tuttavia, dietro la mitologia legata a Romolo e Remo, a una fondazione divina e ai suoi leggendari protagonisti, si nasconde una realtà più complessa e articolata. La nascita di Roma non è infatti un evento isolato, ma il frutto di una lunga evoluzione che affonda le sue radici nei secoli precedenti. La sua posizione geografica, nel cuore della penisola italica, sul fiume Tevere, in una zona di incrocio tra culture diverse, è il risultato di una serie di fattori sociali, economici e naturali che hanno permesso a un piccolo insediamento di crescere, integrarsi e affermarsi, dando vita a una delle più potenti civiltà del mondo antico.
La città di Roma è il risultato di secoli di stratificazioni: dai primi abitatori preistorici che popolano l'area fin dal Pleistocene, passando per le prime sperimentazioni di agricoltura e le culture della protostoria, fino a raggiungere la formazione di un aggregato urbano che, a partire dal VII secolo a. C., evolverà nella potente città-stato della Roma monarchica e poi repubblicana. La comprensione di come questa città sia nata e si sia sviluppata richiede non solo l'analisi dei miti e delle leggende, ma anche una scrupolosa ricostruzione storica e archeologica che tenga conto delle testimonianze materiali lasciate da quelle prime comunità.
"Roma preistorica" di Alessandro Guidi racconta la storia antica e misteriosa della nascita della città, al di là della sua tradizione mitica. Il volume esplora i periodi più remoti della storia di Roma, dalla presenza dell'uomo preistorico nell'Agro Romano fino alla nascita del nucleo urbano che darà origine a Roma, tentando di rispondere a domande fondamentali: come si è evoluto il paesaggio e la società nella zona in cui sorgerà la città? Quali sono le tracce archeologiche che ci permettono di ricostruire le origini di Roma? E come si può integrare la ricerca scientifica con il mito che accompagna questa storia?
Alessandro Guidi, noto per il suo lungo impegno nella ricerca archeologica e nella didattica universitaria, offre nel suo libro un'analisi complessa e affascinante della preistoria di Roma. Il libro si articola in cinque capitoli che affrontano vari aspetti del popolamento e dello sviluppo del territorio romano, partendo dalle più antiche testimonianze fino alla fase immediatamente precedente la fondazione della città, nel 753 a. C..
Il primo capitolo del libro è dedicato ai primi segni di presenza umana nell'area che diventerà Roma, risalenti a circa mezzo milione di anni fa, durante il Pleistocene. Guidi esplora le tracce lasciate dagli uomini di Neandertal e dai primi Homo sapiens, che si insediarono lungo le sponde del Tevere. Questi gruppi non erano ancora civiltà nel senso stretto del termine, ma cominciavano a organizzarsi in piccole comunità che sfruttavano le risorse naturali, come l'acqua e la fauna locali, per la sopravvivenza. Le testimonianze archeologiche di questi periodi, come strumenti litici e resti faunistici, sono fondamentali per capire i primi passi dell'umanità sul territorio romano.
Il libro prosegue con la trattazione dell'evoluzione delle prime forme di agricoltura, che segnarono un passaggio fondamentale nella storia dell'umanità. Nei millenni successivi, a partire dal Neolitico (circa 8.000-6.000 anni fa), le popolazioni dell'area cominciarono a stabilirsi in modo più permanente, praticando l'agricoltura e l'allevamento. Guidi esplora come queste comunità primordiali abbiano gradualmente modificato il paesaggio, introducendo la coltivazione e l'allevamento, e come queste innovazioni abbiano portato a una maggiore concentrazione di popolazione. L'acqua del Tevere e la fertilità della valle divennero risorse cruciali per lo sviluppo delle prime comunità agricole.
L'Autore si sofferma poi sulla fase protostorica, durante la quale l'area dell'Agro romano vide lo sviluppo di comunità più strutturate e complesse, che si allontanavano progressivamente dal modello di villaggio agricolo per avvicinarsi a forme più evolute di aggregazione sociale. Questi gruppi cominciarono a stabilire forme di gerarchia sociale e di organizzazione politica, elementi che saranno alla base della futura urbanizzazione romana. La crescente importanza della zona, unita alla posizione strategica del guado sul Tevere, fa sì che si sviluppino forme più stabili di scambi commerciali e interazioni con altri popoli dell'Italia centrale, come gli Etruschi, i Sabini e gli Equi.
La ricostruzione prosegue trattando la fase in cui il popolamento dell'area si concentra maggiormente attorno al guado sul Tevere, che diventa un punto cruciale per la nascita di Roma. Qui, nella zona di paludi e colline, si stabiliscono le prime tribù, tra cui i Latini, che daranno vita al futuro nucleo urbano di Roma. Questo processo di aggregazione è accompagnato da un'intensificazione dei contatti con altre culture, che stimola lo sviluppo culturale e tecnologico. Il Tevere diventa quindi non solo una risorsa fondamentale per la sopravvivenza, ma anche un simbolo di collegamento tra diverse popolazioni e culture, un aspetto che sarà centrale nella storia di Roma.
Riguardo al mito della fondazione di Roma, si mettono in relazione le tracce archeologiche con le narrazioni mitiche che sono state tramandate nel tempo. Guidi analizza come il mito di Romolo e Remo e le leggende sulle origini della città abbiano avuto una forte influenza sull'immaginario collettivo, non solo nell'antichità, ma anche nell'arte, nella letteratura e nel cinema moderni.
Nelle pagine conclusive, Guidi offre una guida ai principali musei e siti archeologici legati alla "prima" Roma, indicando i luoghi dove è possibile osservare i reperti e le tracce delle prime fasi della storia della città. Queste pagine forniscono un quadro pratico per chi vuole intraprendere un viaggio attraverso la storia antica di Roma, visitando siti archeologici come il Museo della Civiltà Romana, i Fori Imperiali, le necropoli di Ostia e altre località cruciali per la comprensione delle origini della città.
"Roma preistorica" si segnala per la sua capacità di coniugare rigore scientifico e narrazione accessibile, il che lo rende un'opera preziosa per specialisti e appassionati di archeologia. La scrittura di Guidi è chiara, ben strutturata e documentata, arricchita da un ampio apparato bibliografico che rende il libro una risorsa utile anche per la ricerca accademica. Un altro merito del volume è l'approccio interdisciplinare che mescola archeologia, geologia e storia per tracciare una narrazione completa e approfondita delle origini di Roma.
La forza del libro risiede nella capacità dell'Autore di affrontare temi complessi con un linguaggio accessibile, pur mantenendo un elevato livello di rigore scientifico. Non si limita a raccontare la storia delle prime popolazioni romane, ma esplora anche come questi primi insediamenti abbiano interagito con l'ambiente e come abbiano influito sul successivo sviluppo della città.
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