Con stile. Come l'Italia ha vestito (e svestito) il mondo Stampa E-mail

Alessandro Marzo Magno

Con stile
Come l'Italia ha vestito (e svestito) il mondo


Garzanti Libri, pagg.195, € 18,00

 

magno stile  IL LIBRO – L'Italia è oggi, in tutto il mondo, sinonimo di eccellenza, qualità, fascino. In una sola parola, di stile. Dagli abiti delle passerelle al prestigio del made in Italy, il nostro paese detta legge nella moda e nel bel vivere grazie alla capacità senza uguali di unire l'abilità secolare degli artigiani alle intuizioni di brillanti imprenditori. Ma quali sono le origini di questo straordinario successo? Dopo aver raccontato le storie tutte italiane del libro, della finanza e della buona cucina, Alessandro Marzo Magno ci mostra, in un viaggio nel tempo che dall'antichità arriva fino ai nostri giorni, in che modo e perché nei secoli è cambiata l'idea di eleganza, e perché l'Italia è sempre stata al centro di questi cambiamenti. Ci racconta di come gli uomini nel Cinquecento si imbottissero le calzemaglie sui polpacci e sulle natiche per sembrare più muscolosi, o come le donne nel Seicento, in attesa dell'era del silicone, indossassero seni artificiali di cartapesta. Ci rivela in che modo si sia passati dagli abiti variopinti del rinascimento a quelli noiosamente monocromi della nostra epoca, e di quando il buon gusto imponeva scarpe altissime, fino a mezzo metro, o strettissime, un paio di misure in meno, e apparire alla moda provocava sofferenze e svenimenti. Si parla dei singolari tatuaggi religiosi che dal santuario di Loreto si affermano nel resto d'Europa, di quando a Venezia l'unguento è diventato profumo, e di come grazie ai Medici si sia diffuso nelle corti di Firenze prima e di Parigi poi.

  DAL TESTO – "A Firenze la moda era associata all'arte rinascimentale, a Milano si coniuga al design industriale. Le aziende dell'abbigliamento riproducono il cammino che avevano percorso Ettore Sottsass, Marco Zanuso, Vico Magistretti, Giò Ponti, Mario Bellini e i più celebri designer italiani. I settori si incrociano e si influenzano a vicenda, per esempio con la Archizoom Associati, un gruppo di architetti e designer che si dedica alle necessità della vita quotidiana, compreso il vestire.
  "Se francesi e inglesi avevano dato un contenuto omogeneo alla moda femminile e maschile, gli italiani puntano sugli opposti, al tempo stesso sul modesto e sull'ostentabile. Versace e Dolce & Gabbana incarnano una visione della moda come qualcosa di aggressivo, talvolta trasgressivo, mentre Armani e Valentino (che aveva aperto la sua maison nel 1959, a Roma) fanno l'esatto contrario, trasformando in arte il castigato. La moda italiana, assieme al pacchiano e all'esibito, influenza il minimalismo anni Ottanta con i suoi toni di nero e di grigio. In American Gigolò (1980) Richard Gere dispone di uno sterminato guardaroba Armani, mentre in 9 settimane e 1/2 (1986) Mickey Rourke tiene in armadio soltanto abiti grigi.
  "Negli anni Ottanta il processo si è completato. Grazie alla moda, il made in ltaly diventa un marchio universale, sembrerebbe il secondo più conosciuto al mondo dopo Coca-Cola, nonché il simbolo di eccesso, trasgressione, glamour."

  L'AUTORE – Alessandro Marzo Magno, veneziano, laureato in Storia veneta all'Università di Venezia, vive e lavora a Milano. È stato per dieci anni caposervizio esteri del settimanale «Diario». Ha pubblicato tra l'altro "La guerra dei dieci anni. Jugoslavia 1991-2001" (2001), "Piave. Cronache di un fiume sacro" (2010), "Atene 1687. Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone" (2011).

  INDICE DELL'OPERA – 1. La testa (Il cappello - Il velo - La rivoluzione in testa - La parrucca - Barba e capelli - Il viso - La bocca - La cravatta - Gli orecchini - Gli occhiali) - 2. Il petto (Il busto – L'esibizione come fattore politico - Il ritorno del busto - Il reggiseno - La mastoplastica) - 3. Il tronco (I colori - Le camicie - Il sapone - Il profumo - Il cotone - La giacca - Donne e denari - Gli ebrei - La prevalenza del busto – L'industriàtizzazione - Lo stile informale – L'Italia riconquista lo scettro) - 4. Le braccia e le mani (Le manice e i bottoni - I tatuaggi - I guanti - Gli anelli - Lo smalto - La borsetta) - 5. Il bacino (Le mutande - La depilazione) - 6. Le gambe (Le calze e le calzemaglia - La gonna - I pantaloni) - 7. I piedi (La pianella - Tacchi e stivali - I grandi nomi - Gli scarponi) – Ringraziamenti – Abbreviazioni - Note bibliografiche - Indice dei nomi