L'occhio del barbagianni Stampa E-mail

Guido Ceronetti

L'occhio del barbagianni

Adelphi Edizioni, pagg.60, € 7,00

 

ceronetti barbagianni  IL LIBRO – "L'occhio del barbagianni" raccoglie 134 nuovissimi pensieri – sul tempo, la storia, il sesso, il cosmo, l'abisso - di quello che Fruttero e Lucentini hanno definito «Un folletto filosofo. Un mistico saltimbanco».

  DAL TESTO – "7. La Costituzione della Repubblica abolì nel 1947 la pena di morte. Ma l'applichiamo freneticamente (la gente neppure si volta) verso la lingua italiana. Ogni nuova insegna di botteghe, o indicazione o contratto in inglese, ogni sostituzione di parola italiana con espressioni
anglofone, sono scariche di spietati plotoni di cekisti assassini."
  "9. Siamo qui per scalare distese di pianure. Queste piatte estensioni dell'essere al mondo richiedono sforzi e attitudini di scalatori di ottomila. Precipitiamo da una pianura come da una parete Nord, per esaurimento della speranza di trovare la vetta."
  "14. È matura per la Distruzione una società che ha per tempio la Banca, che vive e sopravvive in attesa o nel godimento di una pensione."
  "120. La tecnologia elettronica ha deformato gli esseri umani come la cifoscoliosi ha in tarda età deformato perfidamente me. Non torneranno ad avere una mente abitata dalla ragione come io non tornerò ad avere un corpo decente."

  L'AUTORE – Di Guido Ceronetti, nato a Torino nel 1927, Adelphi ha pubblicato, a partire dalla "Carta è stanca" (1976), un nutrito gruppo di opere, oltre a numerose traduzioni bibliche. Gli ultimi titoli apparsi sono "In un amore felice" (2011), "Poemi del Gineceo" (2012) e il carteggio con Sergio Quinzio, "Un tentativo di colmare l'abisso" (2014).