Da Pietroburgo a Mosca |
Gian Piero Piretto IL LIBRO – L'afrore delle paludi su cui era sorta San Pietroburgo, mescolato a quello delle scale di servizio lungo le quali si affliggono i personaggi dostoevskiani, arriva fino ai vapori e alle esalazioni delle acque di fiumi e canali che minacciano la terra ferma nelle pagine simboliste di Andrej Belyj. All'incanto del gioco degli elementi che costella le pagine della letteratura pietroburghese Mosca risponde con il fascino sarcastico e fantasmagorico dei tiri mancini che il diavolo, sotto le mentite spoglie di Mago, gioca ai cittadini della capitale nel romanzo di Bulgakov. E poi atmosfere, spazi quotidiani e aulici, rumori, apparizioni, anditi, figure che in una Leningrado e in una Mosca post-sovietica più vicine a noi traspaiono da canzoni pop (Capossela e Battiato) e poesia underground (Grigor'ev). DAL TESTO – "Dostoevskij è il protagonista dell'evoluzione letteraria di Pietroburgo. Della sua Pietroburgo molto è già stato detto. È stata identificata, ricostruita, evocata con operazioni e artifici diversi nel corso di molti anni. Qui se ne propone una lettura in chiave spaziale inserendo ambienti e volumi a tutto diritto tra gli elementi della fabula e del sjužet (intreccio) intesi in chiave formalista, attribuendo loro il ruolo di protagonisti. In ordine cronologico, rispetto alla stesura da parte dell'autore, si è cercato di analizzare la portata di spazi e strutture architettoniche in rapporto all'intreccio e ai personaggi, partendo dalle incursioni in carrozza del signor Goljadkin nel Sosia, passando per le peregrinazioni di Raskol'nikov in Delitto e Castigo (romanzo principe della letteratura pietroburghese), per il nebbioso ascendere dell'intera città verso una mitica sparizione nell'Adolescente, per i residui di fisiologia nell'analisi dell'architettura urbana nel Diario di uno scrittore, fino alle reminiscenze di Pietroburgo trasportate nella sperduta provincia russa dei Fratelli Karamazov. Ovunque il rapporto tra personaggio, ambiente e spazio è stato il centro dell' analisi che ha mirato a determinare in quale misura e modo le relazioni spaziali abbiano influenzato o siano state le cause dello sviluppo della trama e del comportamento dei protagonisti." L'AUTORE – Gian Piero Piretto insegna Cultura russa e Metodologia della cultura visuale all'Università di Milano; ha insegnato nelle università di Bergamo e Parma. I suoi primi interessi si sono rivolti allo studio della città in letteratura, con saggi e articoli dedicati a San Pietroburgo e Mosca nella letteratura russa e sovietica. Da alcuni anni si dedica al metodo degli studi culturali, in particolare relativi alla storia della cultura sovietica e alla componente visuale delle sue mitologie. È autore, tra l'altro, de "Il radioso avvenire. Mitologie culturali sovietiche" (Torino, 2001), "Gli occhi di Stalin" (Milano, 2010) e "La vita privata degli oggetti sovietici" (Milano, 2012). INDICE DELL'OPERA – Introduzione alla nuova edizione. Più di vent'anni dopo – Introduzione. Le due capitali - La magia della città di Pietroburgo - Due uomini e una città. Intimità, movimento e commercio nel Sosia di F.M. Dostoevskij - Rodion Romanovič, pietroburghese - A Pietroburgo in un quartiere senza porte: elementi spaziali e intreccio in Delitto e Castigo di F.M. Dostoevskij - Pietroburgo al futuro. Dostoevskij e la città negli anni Settanta - Staraja Russa e Pietroburgo: realtà provinciale e reminiscenze metropolitane in I Fratelli Karamazov di F.M. Dostoevskij - Pietroburgo città d'acqua. Appunti per uno studio dell'elemento liquido in Pietroburgo di A. Belyj - Tra quinte e proscenio: Pietroburgo e le sue facciate in Pietroburgo di A. Belyj - Mosca, una città da leggere. Immagini della città in alcune opere di M. Bulgakov - Mosca, i moscoviti e il diavolo. «Personaggi» e «interpreti» nel Maestro e Margherita di M. Bulgakov - Uno sguardo sulle città di oggi (- I cortili di Sankt-Lenin-Burg, «spazio socialista» per bambini e bomži (barboni) - Fra turismo e pop: figure di Russia post-sovietica nella cultura popolare italiana) |