Gian Piero Piretto
L'ultimo spettacolo I funerali sovietici che hanno fatto storia
Raffaello Cortina Editore, pagg.240, 19,00
I funerali rappresentano un aspetto cruciale per comprendere la società e la politica di un Paese. In particolare, l'ex Unione Sovietica offre una riflessione interessante sulla propaganda associata alla gestione delle cerimonie funebri, che può fornire strumenti utili per comprendere meglio i fenomeni che attualmente stanno scuotendo la Russia contemporanea. Negli ultimi anni, si è sviluppato un culto della morte per la patria, in parallelo alla rivalutazione putiniana del passato medievale filtrato attraverso una lente filostaliniana.
Le esequie di importanti personaggi come Lenin, Majakovskij, Stalin, Achmatova, Gagarin e altri, fino ad arrivare a Gorbačëv e Prigožin, hanno lasciato un segno significativo nella vita della nazione. Attraverso un'analisi che si basa sulla componente visuale degli eventi e sulle testimonianze scritte, è possibile valutare la relazione tra la popolazione e il governo. Da un lato, si osserva come la strumentalizzazione di spettacoli funebri sia organizzata per coinvolgere la cittadinanza e stabilizzare il potere. Dall'altro, si analizza come la stessa popolazione possa sfidare il governo e metterlo in difficoltà attraverso assemblee spontanee per rendere omaggio a figure non allineate.
Questo volume di Gian Piero Piretto (docente di Cultura russa e Metodologia della cultura visuale all'Università degli Studi di Milano) permette di comprendere meglio le dinamiche che caratterizzano i funerali nella Russia contemporanea. I riti funebri, infatti, non sono solo momenti di lutto e commemorazione, ma anche strumenti di comunicazione politica e sociale. Il fenomeno del culto della morte per la patria è un esempio chiaro di come la politica possa influenzare profondamente la cultura e la società di un Paese.
La rivalutazione putiniana del passato russo riletto attraverso una lente filostaliniana è un fattore cruciale da considerare. Questa reinterpretazione del passato ha contribuito a creare un'atmosfera di nostalgia e idealizzazione degli ideali patriottici, che spesso si riflette nelle cerimonie funebri. Il duplice scopo di coinvolgere i cittadini e stabilizzare il potere è chiaramente visibile in queste occasioni solenni.
D'altro canto, le assemblee spontanee per rendere omaggio a figure non allineate offrono un'interessante controparte. Queste manifestazioni popolari rappresentano un modo per la popolazione di resistere ai ritratti ufficiali e di mettere in discussione il governo. Attraverso queste assemblee, la cittadinanza esprime il suo dissenso e la sua volontà di commemorare e onorare figure che vengono considerate rappresentanti di valori alternativi e opponendosi così ai modelli imposti dal potere.
L'analisi dei funerali nell'ex Unione Sovietica, in definitiva, offre strumenti preziosi per comprendere i fenomeni che caratterizzano la Russia contemporanea. Le cerimonie funebri sono un terreno fertile per osservare la propaganda e la politica, nonché le dinamiche tra popolazione e governo. L'interpretazione filostaliniana del passato medievale e il culto della morte per la patria sono elementi chiave da considerare, così come le assemblee spontanee che sfidano l'autorità attraverso il tributo a figure non allineate. Infine, queste riflessioni ci invitano a porre un occhio critico sulle modalità di commemorazione e come queste possano influenzare la società e la politica di un Paese. |