I più non ritornano |
Eugenio Corti I più non ritornano Edizioni Ares, pagg.336, € 12,90
IL LIBRO – I più non ritornano è il diario dell’odissea del ventunenne tenente d’artiglieria Eugenio Corti, uno dei quattromila italiani (su 30mila) che riuscirono a scampare dalla sacca di Arbusov nella Campagna di Russia. Il libro apparve in Italia nel 1947, e quella di Corti fu, in assoluto, la prima voce a raccontare l’inferno bianco della tragedia dell’Armir. Nella partecipata Introduzione, Luca Doninelli ha sottolineato il cuore della ricerca dell’autore del Cavallo rosso: «I più non ritornano impone al lettore di rintracciare, per prima cosa, i termini della narrabilità degli eventi reali in esso riportati. Leggendolo, vengono in mente l’ultimo Eliot con le sue parole irritanti (“E il Figlio dell’Uomo non fu crocefisso una volta per tutte / il sangue dei martiri non fu versato una volta per tutte, / le vite dei Santi non vennero donate una volta per tutte (...). E se il Tempio dev’essere abbattuto / dobbiamo prima costruire il Tempio”), le immagini del Terzo Segreto di Fatima, e tutto quello che ci piacerebbe dimenticare. Perché a tutti piacerebbe un Comunismo senza Gulag, una Resistenza senza foibe, un’America senza Hiroshima. Ma sarebbe una menzogna, anche se si capisce che evitare la menzogna significa guardare cose che ci farebbero girare d’istinto la testa da un’altra parte. I più non ritornano è pieno di cose che fanno girare la testa dall’altra parte, e Corti non prova nessun piacere sadico nel raccontarcele. Semplicemente, ci istruisce circa una possibilità nuova, quella di guardare l’orrore e raccontarlo, testimoniarlo, senza dover cadere nella disperazione, portando l’intelligenza umana fin sul margine di quell’impossibile speranza da cui scaturisce, finalmente incensurata, tutta la narrazione del mondo». DAL TESTO – “Ho già riferito come nella sacca ci fossero tre o quattro generali. Costoro stavano, con altri ufficiali supenori, riuniti in capannelli presso il comando tedesco, e guardavano quello che succedeva. Il comando di tutti noi veniva, di fatto , esercitato dal tenente colonnello comandante le truppe tedesche. L’AUTORE – Eugenio Corti è nato nel 1921 in Brianza, dove tuttora vive. Sue opere di narrativa: Il cavallo rosso (1983, ventisettesima edizione Ares 2010) tradotto in otto lingue; I più non ritornano (1947, diciottesima edizione Rizzoli 2008); Gli ultimi soldati del re (1951, sesta edizione Ares 2005) e Il Medioevo e altri racconti (Ares 2008). Opere di saggistica: Processo e morte di Stalin - tragedia (1962, settima edizione Ares 2010); Il fumo nel tempio (1996, terza edizione Ares 2001). Infine i «racconti per immagini»: La terra dell’indio (seconda edizione Ares 1999), L’isola del paradiso (seconda edizione Ares 2000), e Catone l’antico (Ares 2005). Alle opere di Corti sono dedicati il brillante volume-intervista Parole scolpite. I giorni e l’opera di Eugenio Corti di Paola Scaglione (Ares 2002) e Presenza di Eugenio Corti (Rassegna della critica) a cura di Argia Monti (Ares 2010). La fama internazionale di Corti è particolarmente solida in Francia: nel volume Les romanciers et le catholicisme, a cura di Claude Barthe (Editions de Paris 2004) Corti è l’unico scrittore italiano a cui è stato dedicato un capitolo. Nel 2000 ha ricevuto il premio internazionale «Al merito della cultura cattolica»; nel 2007 l’Ambrogino d’oro, da parte del Comune di Milano; nel 2009 il Premio Isimbardi della Provincia di Milano e nel 2010 il Premio per meriti culturali della Regione Lombardia. Nello stesso 2010 si è costituito un Comitato per candidare Corti al premio Nobel, il cui documento programmatico è stato sottoscritto, fra gli altri, dal Consiglio della Provincia di Monza e Brianza e da quello della Regione Lombardia. INDICE DELL’OPERA – Nota editoriale – Introduzione, di Luca Doninelli - Dal Don ad Arbusov (19 dicembre: capitoli l e 2 - 20 dicembre: capitolo 3 - 21 dicembre: capitoli 4 e 5) - Arbusov (la «Valle della Morte») (22-24 dicembre: capitoli 6-14) - Da Arbusov a Tcertkovo (25 dicembre: capitoli 15 e 16 - 26 dicembre: capitoli 17 e 18) – Tcertkovo (27 dicembre: capitolo 19 - 28-31 dicembre: capitoli 20-22 - 1-5 gennaio: capitoli 23 e 24 - 6-9 gennaio: capitoli 25 e 26 - 10-14 gennaio: capitolo 27) - Da Tcertkovo alle linee amiche (15 gennaio: capitolo 28 - 16 gennaio: capitoli 29 e 30) - Dopo l'uscita dall'accerchiamento (capitolo 31) - Note dell'Autore - Notizia sull'Autore - Altre opere di Eugenio Corti
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