Rapporto al duce Stampa E-mail

Giordano Bruno Guerri

Rapporto al duce

Bompiani, pagg.608, Euro 13,90

 

guerri_rapporto  IL LIBRO – Un trimestre – da gennaio ad aprile 1942 – per fare il punto sullo stato di salute del Partito nazionale fascista: ecco lo scopo di Mussolini nel momento in cui convoca a Palazzo Venezia i novantasei federali, a capo delle federazioni, le organizzazioni provinciali del partito. All’ordine del giorno la situazione del PNF, i suoi rapporti con le organizzazioni cattoliche, l’economia e il mondo del lavoro, il sentire degli italiani nei confronti del conflitto mondiale. Sono temi scottanti, di grande attualità; il Duce ascolta, interroga, tiene lunghi discorsi sulla storia, la politica, la guerra. In questo volume, il testo stenografato di quelle conversazioni: un documento eccezionale da cui affiora l’autoritratto di un regime sul viale del tramonto: i testi ci restituiscono un paese disorientato, stanco, povero, la cui facciata “imperiale e guerriera” comincia a mostrare tutta la sua inadeguatezza. Le illuminanti note di Guerri sul fascismo, la scelta dei discorsi di Mussolini, la ricostruzione storica del partito e della sua organizzazione territoriale offrono uno sguardo realistico e al tempo stesso disincantato sull’ “autunno” del regime che per un ventennio è stato al timone del paese.

  DAL TESTO – “[…] questa è la guerra dell'Italia perché è la guerra del fascismo, ed è la guerra del fascismo perché è la guerra dell'Italia. Respingo distinzioni di questa natura, e se anche si facessero, non crediate con ciò di calmare gli avversari in malafede. Essi continueranno a dire che questa è la guerra voluta da me, Mussolini, perché amico di Hitler. In questi casi non si va verso l'avversario cercando di captarne la simpatia, ma si agisce con la massima decisione, riaffermando la propria decisione e la propria fede.
  “Per quello che riguarda la situazione spirituale degli italiani e del popolo italiano, se voi cercate dell'entusiasmo nel popolo italiano non lo trovate; se voi cercate dell'entusiasmo in tutti i popoli impegnati in questa guerra, non lo trovate. Questa è una guerra che supera i sentimenti e le possibilità mentali degli individui. L'entusiasmo è già difficile per le persone che siano dentro le segrete cose, e ciò perché ci sono delle cose impensate, sviluppi impensati. Escludo questa richiesta dell'entusiasmo perché è una richiesta idiota. L'entusiasmo non può essere della durata di mesi e anni. Bisogna vedere se c'è la disciplina. Ora la disciplina c'è. Sarebbe veramente eccessivo trarre oggetto di lamentele da qualche episodio.”

  L’AUTORE – Giordano Bruno Guerri è nato in provincia di Siena. Tra i suoi libri, tradotti in molte lingue, ricordiamo: Antistoria degli italiani (1997), D’Annunzio. L’amante guerriero (2008), Filippo Tommaso Marinetti. Invenzioni, avventure e passioni di un rivoluzionario (2009) e Il sangue del Sud. Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio (2010). Per Bompiani sono usciti L’arcitaliano. Vita di Curzio Malaparte (2008), Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti (2008), Follia? Vita di Vincent van Gogh (2009) e Giuseppe Bottai (2010). È stato direttore editoriale dell’Arnoldo Mondadori Editore, direttore di “Storia Illustrata” e dell’“Indipendente”. Insegna Storia contemporanea all’Università Guglielmo Marconi di Roma, è consulente d’immagine Città di Pescara e Presidente del Vittoriale degli Italiani.

  INDICE DELL’OPERA - Prologo e dramatis personae – I. Il discorso del 3 gennaio 1942 – II. Sardegna – III. Calabria – IV. Basilicata – V. Sicilia – VI. Lazio – VII. Campania – VIII. Abruzzo e Molise – IX. Puglia – X. Toscana – XI. Umbria – XII. Marche – XIII. Dalmazia – XIV. Venezia Giulia – XV. Veneto – XVI. Trentino Alto Adige – XVII. Liguria – XVIII. Emilia Romagna – XIX. Piemonte e Valle d'Aosta – XX. Lombardia – XXI. Nudi alla meta – Appendice – Note – Bibliografia - Indice dei nomi